domenica 30 marzo 2014

Madrid 2

 Domenica mattina ci affacciamo poco convinti sulla porta dell'albergo: ancora poco traffico, negozi ancora chiusi, cielo ancora grigio. In fondo alla Gran Via svetta fra le nuvole il palazzo Telefonica, il primo grattacielo europeo: con la sua mole sembra chiudere completamente la strada.
E' tutto terribilmente grigio, ma almeno non piove. Proviamo a fare un giro con il nostro bus turistico e vediamo come va...
 Prendiamo il bus al primo passaggio sulla via: è quasi completamente vuoto e ancora gelato! Rinunciamo ai sedili al piano superiore, ma la situazione non cambia, solo la vista è peggiore. Arrivati a Plaza Porta del Sol cappuccino e cornetto, poi cambiamo linea: questa ormai la conosciamo a memoria.
 Il nuovo percorso ci regala una Madrid molto più moderna: attraversiamo quartieri dalle larghe strade tracciate attraverso selve di palazzoni e grattacieli di recente costruzione, scivoliamo accanto al mitico Santiago Bernabeu, un gigantesco tempio del divertimento, incastonato di ristoranti e negozi.
 Terminato il giro ci ritroviamo nel nostro bel quartiere dall'aria un po' decadente, Belle Époque, costruito quando Madrid era capitale elegante, mondana, raffinata.
Qui ci sentiamo più a nostro agio.
 Questa è una città che ci piace, senza dubbio! E ci piace molto l'abitudine di fare continui spuntini, (molto economici, fra l'altro) che superano brillantemente i nostri concetti di "pranzo" e "cena": quando hai fame, mangi! E mangi quel che vuoi. Anche panino al prosciutto e birra alle 11 del mattino! Per sentirci almeno un po' spagnoli, sposiamo convintamente questa intelligente abitudine.

 Riprendendo il bus che percorre la linea uno, scendiamo nei pressi del tempio di Debod: si tratta di un edificio egizio, regalato dall'Egitto alla Spagna nel 1968 come ricompensa per l'aiuto ricevuto per salvare il tempio di Assuan, prima che fosse sommerso in seguito alla costruzione della diga di Assuan. Dopo una breve ma minuziosa visita, proseguiamo alla volta del Palazzo Real
 Da qui siamo già passati quattro o cinque volte, bisognerà pur fermarsi a guardarlo per bene! E' sicuramente un edificio imponente, di grande bellezza, molto ben curato... già, ma possibile che qui non ci sia traccia dello smog che annerisce i palazzi romani?
Il vasto giardino "all'italiana" che adorna il palazzo è il luogo ideale per una passeggiata, se il tempo lo permette.
A poca distanza la Cattedrale dell'Almudena, un edificio neoclassico costruito a più riprese nel secolo scorso e inaugurato nel 1993 da Giovanni Paolo II.

  Siamo alle spalle del palazzo reale che visto da qui sembra ancora più bello, con questa grande piazza che lo separa dalla Cattedrale.
 Il tempo si sta rimettendo in sesto, anzi il sole comincia ad essere anche troppo e fare una foto può comportare seri problemi di riflessi sullo schermo...
 La Cattedrale ben si affianca al Palazzo Real. Il suo interno è a sorpresa in stile neogotico: una funzione è in corso e ci limitiamo ad una rapida occhiata.
 Ci spostiamo nella cripta sottostante: affascinante! Si percepisce una sacralità quasi palpabile: per noi che non siamo grandi frequentatori di chiese è una forte emozione!
 Questo enorme tempio sottoposto alla Cattedrale è il cimitero della nobiltà spagnola, dei "Grandi di Spagna". Ci aggiriamo fra le colonne neoromaniche, cercando rispettosamente di non calpestare le lastre di marmo che coprono i sepolcri nel pavimento.
 All'esterno delle belle nuvole morbide adornano la vista sulla città bassa che si gode dal cavalcavia poco distante.
 Per l'ennesima volta saliamo sul bus e ci facciamo portare a Plaza Porta del Sol. Lo spuntino delle 11 presso il Museo del Jamon  a base di prosciutto e salame ci ha incuriosito: chissà come faranno la pajella? e la frittura di calamari? Sì, perché lungi dall'essere un museo, questa è una super salumeria bar vineria ristorante birreria! Altro che! E infatti tutto si rivela ottimo e sincero... tranne gli innumerevoli prosciutti che decorano la sala: sono finti!
  Dopo un pranzo (ma si può parlare di pranzo se si finisce di mangiare dopo le 17?) molto soddisfacente, caffè nel vicino bar dove abbiamo fatto colazione stamattina: il caffè era ottimo! Scopriamo così che il turista è sempre a rischio: bisogna conoscere, sapere... Cambia il barista (sono passate diverse ore) cambia il caffè: quello che ci servono ora a Napoli si chiama "ciofeca"...
Riprendiamo il nostro girovagare: la domenica tardo pomeriggio è un momento di grande affollamento e ci troviamo spesso intrappolati fra la folla.

 Per finire questo peregrinare si deve far tardi, ma proprio molto tardi! E cosa c'è di meglio di un autoscatto notturno per concludere il nostro tour madrileno?

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