sabato 18 marzo 2023

Stroncone, i Prati, Cimitelle, Tarano



Ritorno a Stroncone. Ma è passato tanto tempo e non ricordiamo molto di questo paese che pure abbiamo visitato con attenzione e di cui abbiamo scritto in Viaggiucchiando. E' come quando vedi un vecchio film: ogni tanto scopri che una scena l'hai già vista ma non ricordi cosa accade dopo.


Ad esempio troviamo un'iscrizione su una porta che di sicuro abbiamo già repertato. Ma anche angoli graziosi che non ricordiamo e installazioni artistiche di un certo pregio. E certi particolari ci impressionano: questa è una serratura nuova che un fabbro ha costruito con gran maestria "come una volta".



I monti intorno sono ricoperti da fitti boschi, un paesaggio che non può lasciare indifferenti.



Ci dirigiamo verso la località I Prati. Piccoli cottage, graziose casette e prati, tanto spazio verde. Ci fermiamo a raccogliere qualche pistillo di zafferano dai numerosi crochi che sono fioriti fra le foglie secche.



Poi Cimitelle, un altro gruppo di case di villeggiatura ma sparse in un antico bosco di castagni: i vecchi, enormi alberi sono grandi quanto abitazioni.



Facciamo un gran giro e ci ritroviamo alla porte - anzi, alla porta - di  un altro paesino da esplorare: Tarano. Ci sono un po' di lavori in giro ma ciò non ci impedisce di fare un giretto. Un posto abbastanza interessante ma come al solito è un particolare che ci colpisce e ci rimarrà impresso: i numeri civici in ceramica, non insoliti nei centri storici, qui risalgono al ventennio fascista e recano il "marchio" dell'epoca. Non tutti però: qualche residente ha giustamente pensato che con un po' di pazienza e uno scalpello sarebbe stato facile eliminare l'odioso fascio. 




 

mercoledì 15 marzo 2023

Civitavecchia



Civitavecchia è quanto di più simile a Napoli entro una distanza ragionevole da casa nostra: ci capita abbastanza spesso di far un giro da queste parti, non disprezziamo affatto i ristorantini del lungomare, a volte abbiamo convinto gli amici a vederci qui piuttosto che in località di maggior comodità.   



Questi ultimi giorni d'inverno ci regalano ancora paesaggi di grande bellezza e cieli stupendi. Un motivo in più per venire qui a passeggiare.   


 

martedì 7 marzo 2023

Ponzano Romano





Ci sono cieli che lasciano sbalorditi. Chi ci vede la mano di dio, chi quella di misteriose entità tracciatrici di chimici segni e chi stupende nuvole intrecciate dalle scie di condensazione degli aerei. Siamo a Ponzano Romano, sulla Valle del Tevere.

Avendo a disposizione una porta che magicamente si apre sulla Valle l'impressione che se ne ricava è ancora più potente. Non è una porta qualsiasi: è un'istallazione artistica, un vecchio portone recuperato in un magazzino dall’artista Wang Yuxiang. Fa parte del PRAC – Centro per l’Arte Contemporanea, nato nella primavera del 2021 grazie al direttore artistico e curatore Graziano Menolascina. Purtroppo l'opera, esposta all'aperto sul belvedere che affaccia sul cosiddetto Fiasco del Tevere, presenta segni delle intemperie e qualche piccolo vandalismo.

Non distante, curiosando in un giardino, troviamo una più classica affacciata. Di lato una saggia iscrizione: "Parva domus, magna quies. Magna domus, parva quies".



 

sabato 4 marzo 2023

Spello




Oggi in giro con gli amici romani andiamo alla scoperta di una bellissima cittadina umbra, Spello.
Famosa per i caratteristici vicoli fioriti, antica e raffinata tradizione che impegna gli abitanti ad abbellire i propri balconi con decorazioni floreali, Spello oggi non è ancora pronta per noi ma ne apprezziamo l'ordine e la cura che vediamo nelle stradine lastricate di pietra.
Da bravi viaggiucchiatori un po' distratti riguardo gli aspetti culturali delle nostre visite e troppo attenti alle questioni materiali, solo per caso abbiamo l'occasione di visitare la cappella del Pinturicchio in Santa Maria Maggiore. Il pittore umbro nel 1500 venne chiamato a Spello da Troilo Baglioni, priore della Canonica di Santa Maria Maggiore, per affrescare le pareti di una cappella della chiesa: il suo lavoro fu strabiliante! C'è chi viene da lontani paesi per vederlo e noi poco ci manca che ce lo perdiamo. Ma la fortuna oggi è con noi e possiamo prenderci tutto il tempo per guardare con attenzione, scattare decine di foto, soffermarci su ogni pennellata. Tutto per soli 3 euro!



Ci incantiamo col naso all'insù, soddisfatti di poter guardare da vicino un capolavoro perfettamente illuminato, tanto da poter cogliere minuti particolari ma anche gli "scherzi" che il pittore ha voluto seminare nel suo lavoro. Il suo ritratto è in un angolo, che guarda verso di noi.


Guarda questo pellegrino al centro: nel suo sorriso manca un incisivo. E quello a destra? Si vede che non ha i denti. E le loro espressioni? Non ti sembra tutto un po' buffo in un dipinto sacro?


E il ricamo in oro su questa veste? Sembra composto in caratteri di un alfabeto segreto. Da notare quelle scritte al centro: la mano di un antico graffitaro?


Una volta fuori scopriamo chi ci ha indirizzato nella nostra visita: abbiamo una santa patrona a proteggerci e neppure lo immaginavamo.


Un non troppo veloce spuntino da La Cantina di Spello ci fornisce le energie necessarie a percorrere la strada che ci separa dal parcheggio. Ci giungiamo carichi dei soliti ricordini, profumini, tarallini, sciarpini, biscottini, magnetini che non riusciamo mai a schivare. Una splendida luna ci saluta.