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domenica 7 aprile 2013

Sevilla, España - cuarto día

 Il quarto giorno è breve, dobbiamo ripartire.
Ce ne andiamo in giro da soli ad esplorare in maniera più approfondita la zona intorno l'albergo: dobbiamo essere sicuri di non aver tralasciato nulla. Ad esempio, questo cortile interno ad un palazzo non lo avevamo visto...

 La domenica mattina i turisti non hanno ancora assediato la zona e si può passeggiare in quasi completa solitudine, ascoltando i passi risuonare nei vicoli.
 Bisogna dire che ad essere un po' curiosi si fanno delle belle scoperte...
 ...anche se è fin troppo facile, intrufolandosi nei portoni accostati, trovare viste del genere!
 Ci si incontra con gli altri dalle parti della statua di Cervantes: qualche foto da pubblicare sul sito degli Amici della Biblioteca...
 ...e poi cerveza e montaditos a volontà! Il locale che gentilmente ce ne mette a disposizione ben 100 ad 1 Euro l'uno, appartiene alla catena 100 Montaditos, presente in molte città spagnole: ottimi panini mignon (da tre morsi, per intenderci) e jarra de cerveza, sempre ad 1 Euro! Imbattibile! Ci vorrebbe anche in Italia.
 Un ultimo sguardo alla Catedral che, nonostante la sua imponente onnipresenza, abbiamo visitato molto poco. Il suo campanile, la Giralda, è praticamente visibile da tutta Siviglia, tanto che in questi giorni ci è servito per ritrovare la strada e tornare  in albergo.
 Non resta che chiudere la porta su Siviglia, augurandoci di poter tornare quanto prima. 

sabato 6 aprile 2013

Sevilla, España - tercero día

 Il terzo giorno a Siviglia comincia insolitamente presto: non sono le 10 e già siamo in giro! Una colazione al forno San Buenaventura, dove oramai ci riconoscono, e poi ci avviamo per una nuova gita in pullman. Lungo la strada ci fermiamo ad osservare questo porticato, all'interno di un edificio privato: una ristrutturazione rispettosa e coerente  con l'architettura della città.
 Ma parlando di nuovi edifici, non si può tacere della Torre Pelli, il contestatissimo grattacielo di 178 metri (quasi il doppio della  Giralda) che ha fatto storcere il naso ai tradizionalisti: una vera mostruosità! Per colpa di questo ingombrante edificio Siviglia rischia di perdere il titolo di città patrimonio dell'Umanità.
 Tutt'altro discorso per il ponte Alamillo progettato da Santiago Calatrava in occasione dell'Expo 92, per permettere di raggiungere l'isola de La Cartuja, dove aveva luogo l'esposizione. È un ponte ad un unico pilone, che fa da contrappeso ai 200 metri della campata, sospesa per mezzo di tredici coppie di grossi tiranti. L'idea originale era costruire due ponti simmetrici su entrambi i lati dell'isola, ma ciò non fu possibile.
Ancora uno spuntino e torniamo a passeggio per le vie del centro, questa volta nella parte più commerciale: vaghiamo per negozi NON da turisti e troviamo diversi oggetti interessanti. Anche i prezzi lo sono e anche una pubblicità d'epoca, sopravvissuta al veicolo che pubblicizza...
Nel pomeriggio, la splendida Plaza de España! Edificata per l'Esposizione Iberoamericana del 1929, la piazza si sviluppa in un semicerchio di circa 200 metri di diametro e si protende verso il fiume. Il canale, percorso temerariamente da barchette a remi, è attraversato da quattro ponti, simbolo degli antichi quattro regni spagnoli.
Non resistiamo alla tentazione di dare qualche colpo di remo: il risultato non è dei migliori: si sfiora a tratti l'incidente diplomatico... Peccato perché, impegnati nell'agone, non godiamo appieno dello scenario.
Ritorno a piedi (in effetti eravamo molto vicini all'albergo, ma non ce ne rendevamo conto appieno), che ci consente sguardi più attenti: ecco il Casinò, edificio molto apprezzabile.
Alle otto della sera di un sabato pomeriggio d'Aprile, il centro si mostra così...
Girovaghiamo fino a tarda sera, non dimenticando di fermarci in DUE diversi locali per DUE diversi spuntini consecutivi: è l'ultima sera qui, non dobbiamo perderci nulla!

venerdì 5 aprile 2013

Sevilla, España - segundo día


la torre de oro
Giornata impegnativa, da turisti veri! Non ci facciamo sfuggire nulla: da la colazione presso l'Horno San Buenaventura, alla gita in autobus scoperto, dalla visita all'Alcázar alla Sivilla by night.
Cominciamo di buon mattino (sono le 11, quasi l'alba per gli standard locali) partendo da la Torre de Oro, sulla riva del Guadalquivir.






 

il quartiere dell'Expo





Un lungo giro ci porta ad attraversare parte della città: la Triana, la Macarena, il quartiere dell'Esposizione Universale.
il Guadalquivir





Passare il fiume ci permette di apprezzarne i 200 metri che separano le sponde: siamo abituati a corsi d'acqua molto meno importanti. La fortuna di Siviglia nasce proprio dal Guadalquivir che consentì alla città, distante molti chilometri dal mare, di divenire un porto importante e sicuro.

Nel pomeriggio, dopo un appetitoso spuntino varchiamo finalmente la porta dell'Alc
ázar. Meraviglia!
Qui diventa imbarazzante anche semplicemente la scelta delle inquadrature: dove ci giriamo fontane gorgoglianti, marmi traforati, preziose decorazioni maiolicate e giardini ombrosi, freschi cortili, scale nascoste, grandi saloni dove il sole sembra tenuto fuori eppure inonda i ricchi pavimenti.
I numerosi visitatori quasi svaniscono negli spazi che si aprono uno dopo l'altro, scompaiono controluce, si dissolvono nel fresco dei corridoi, come trasportati dall'aria che spira nei passaggi, sotto i colonnati.
Inutile parlare: ti lascio guardare...
...anche se scegliere cosa mostrarti è molto difficile.
Ma questo limite tutto sommato per te è un vantaggio: noi siamo schiacciati da tenta bellezza!
A tratti sono le pareti che sembrano stringersi verso l'alto, a volte il soffitto, come questo a lato, sembra pesarti sulla testa con tutti i suoi sontuosi decori...
...diventa necessario prendere una boccata d'aria ogni tanto...

...o forse è meglio uscire da qui: al cospetto di così tante opere di così straordinaria bellezza, si prova quasi malessere.
 Una Siviglia notturna ci attende dopo cena, altrettanto bella e mai completamente deserta...
C'è gente per strada a qualsiasi ora e - molto spesso - questa gente sta mangiando! I locali sono aperti fino a tardissima ora, complice un clima che nella stagione calda deve permettere solo di notte una relativa frescura. Ma in questi giorni ancora temperati possiamo tornarcene in albergo senza rimpiangere la temperatura esterna.

giovedì 4 aprile 2013

Sevilla, España


Basta co' tutti 'sti giri e giretti in zona! Ogni tanto un viaggio decente ci vuole: andiamo a Siviglia!


Compriamo i biglietti per tempo, da una nota compagnia low cost. Purtroppo il servizio, pur svolgendosi ad alta quota, non è all'altezza: il ritardo alla partenza cresce sempre più e alla fine decolliamo dopo un'ora e trenta rispetto all'orario previsto. 
Ma una volta giunti dimentichiamo subito il disagio patito e prendiamo possesso della città, da buoni turisti. Il nostro albergo è così al centro che di più non si può: di fronte abbiamo la Cattedrale e la Giralda, di fianco l'Alcazar. Non potevamo scegliere meglio!
Le imponenti mura dell'Alcazar ci riserveranno sorprese preziose, ma sono già le 16 e per oggi ci limitiamo ad aggirarle in cerca di un locale adatto al primo spuntino andaluso...
...locale che individuiamo molto rapidamente: El Tenderete - Tapas i Copas. Senza perdere tempo a indagare su cosa sia la copas, ci buttiamo su la tapas de la dias: ceci e spinaci serviti in ciotoline di terracotta, accompagnati da biscottini salati e da un bicchiere di buona birra freddissima. 2 euro e 50 a testa! Da noi non bastano per un tramezzino in piedi!
Una volta rifocillati abbiamo modo di concentrarci anche sull'arredamento del locale: a Fulvio piace moltissimo la parete che ospita radio d'epoca fino al soffitto.

La zona è deliziosa: vicoli e stradine di negozietti, piccoli alberghi, ristorantini. Tutto molto ma molto turistico, è vero, ma noi siamo qui per fare appunto turismo e siamo contenti...

...anche se c'è chi fa finta di non vedere per evitare l'acquisto di tutta la vetrina!
Alla fine compreremo una gran quantità di ricordini, ma sarà difficile separarsene per regalarli agli amici.

Il vero problema sembra essere il torcicollo: tutti col naso per aria ad ammirare le case dei vicoli di Siviglia, la selva di balconcini e verande aggrappati ai muri...
...verande molto graziose, tutte rigorosamente in ferro battuto: qui l'orrendo alluminio anodizzato no passaran!
Ogni tanto uno scroscio di pioggia interrompe la nostra visita e ci costringe a ripararci in un portone...
...ma il sole non tarda mai troppo a far risplendere le belle case, le ville, le logge.
S
iamo poco più a sud di Palermo e quasi alla stessa latitudine di Algeri, ma il mare è troppo distante e qui d'estate le temperature superano tranquillamente i 40 gradi: è altamente sconsigliato venire da queste parti nei mesi caldi!
Certo alberi del genere più a nord difficilmente crescono... 

Famosi artisti sono sivigliani: Cristóbal de Morales e Francisco Guerrero, Velazquez, Lope de Rueda e Fernando de Herrera sono nati a Sevilla. Questa targa è posta sulla casa del pittore Bartolomé Esteban Pérez Murillo.

Dicevamo dei ristoranti: sono numerosissimi, praticamente non c'è una strada che ne è priva. Ecco una sala de La Cueva. Purtroppo qui non veniamo accolti come desideriamo: ti sconsigliamo questo pur grazioso locale...
...meglio il forno Buena Ventura, su Avenida de la Constitución, di fronte a questo splendido edificio! Puoi mangiare degli ottimi spuntini o fare colazione ad un tavolino sul largo marciapiede e intanto rimirare l'imponente Catedral, la più grande della Spagna e la terza del mondo cristiano dopo San Pietro a Roma e Saint Paul a Londra
Se sei un appassionato di architettura questo è il posto adatto: non ci si stanca ad aggirarsi in quello che è forse il centro storico più grande del mondo.
Ma l'ideale sarebbe fare una passeggiata in carrozza per la città: nei pressi della Catedral non c'è problema a trovare una vettura libera. I conduttori saranno di sicuro abili guide e avranno numerosi aneddoti da raccontare. E poi cosa c'è di più romantico di una passeggiata in carrozza con il proprio partner?
Insomma, tanti buoni motivi per godersi la città dall'alto di un landò, ma noi NON ne approfittiamo: preferiamo conservarci questa emozione per la prossima volta che verremo a Siviglia!