Una giornata non eccezionale, ma il cielo non ci tradirà, anzi ci è riservato uno spettacolo che ti sveleremo a suo tempo...
Anche questo sabato per noi un po' speciale - ieri era il nostro compleanno ma lo festeggiamo oggi - ce ne andiamo in giro per la Toscana, senza spingerci troppo in là ché domani abbiamo un altro impegno importante.
Siamo in provincia di Grosseto, nella Maremma dei butteri e delle zanzare, dove ogni sasso ha una storia di almeno mill'anni! E visitiamo Scansano, che di anni ne ha molti di più: la prima notizia del centro medievale risale al 918, ma qui c'erano già stati romani ed etruschi.
Anche se il paese presenta ora tracce di abbandono, ora qualche brutto restauro, conserva pur sempre testimonianze notevoli di un passato ricco e importante: prima contesa fra gli Aldobrandeschi e i Tolomei, poi ereditata dagli Sforza, nel XVI secolo Scansano divenne uno dei principali centri della Maremma.
La sua importanza crebbe ancor più quando, nel 1780, venne regolamentata l'estatatura, che elevò Scansano a vice-capoluogo della provincia di Grosseto: parliamo di una sorta di migrazione stagionale, che portava gli abitanti, gli uffici, le attività della pianura, infestata dalla malaria, a trasferirsi qui su in collina nel periodo estivo, più a rischio per la malattia.
Scanzano è comunque un paese vivo, frequentato da un turismo che forse ripropone proprio quella stagionalità che fu la sua fortuna, centro di produzione di uno dei vini toscani che più credito ha avuto negli ultimi tempi: il Morellino.
Anche la ristorazione non lascia certo a desiderare: un acqua cotta al Grottone ci regala i profumi e i sapori tipici della terra di Maremma.
Proseguiamo verso Montiano: abbiamo saputo che di qui si gode uno dei più bei panorami della zona. Ed è vero! Lo sguardo arriva fino al mare, in parte coperto dai Monti dell'Uccellina.
Purtroppo il paese non è particolarmente interessante e, anche se capitiamo nel bel mezzo di una festa, dopo un po' decidiamo di prendere la strada di casa.
Purtroppo il paese non è particolarmente interessante e, anche se capitiamo nel bel mezzo di una festa, dopo un po' decidiamo di prendere la strada di casa.
Ottima scelta! Siamo ormai sulla Cimina, ai margini del bosco, quando possiamo vedere lo splendido spettacolo dei pini che "bruciano" nella luce del tramonto!
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