sabato 24 maggio 2014

San Gimignano


 Dopo la Val d'Orcia e la Valdichiana, che abbiamo visitato la scorsa settimana, eccoci in Val d'Elsa, precisamente a San Gimignano, la città delle torri e della Vernaccia. E stavolta non siamo soli: ci accompagnano Sonia e Lucio, non nuovi ai nostri viaggiucchi. Anzi, a dirla tutta, siamo noi che accompagniamo loro, "titolari" dell'idea di venire proprio qui a San Gimignano e organizzatori del soggiorno.
 Dopo parecchi chilometri, qualche giro in tondo, dopo una sosta per pranzo presso la Birreria di Pietrafitta, giungiamo al fine all'Hotel Villa Belvedere che ospiterà noi cinque. Sì, perché con noi c'è anche William, e va a lustro di questo albergo offrire - oltre alla piacevolezza del luogo, delle camere, alla simpatia del personale, alla colazione continentale -  ospitalità gratuita agli amici pelosi.

 Passiamo il pomeriggio in giro per il paese, turisti fra una fiumana di turisti: San Gimignano è famosa per le sue architetture medievali, tanto da essere stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO e da far sì che i visitatori accorrano in massa.
Ricca e potente nel XIII secolo, adorna di 72 torri a dimostrazione della sua supremazia politica e militare, San Gimignano cadde rapidamente in declino nei secoli successivi. Paradossalmente fu questo a determinarne l'odierna fortuna, fermando come in una foto il suo aspetto medievale.
 E' difficile scegliere cosa guardare, cosa visitare, dove voltarsi, perché tutto è bello, ben tenuto, anche originale, e di paesi medioevali non ne abbiamo girati pochi! Ci lasciamo affascinare da particolari, come le colonne che sorreggono la copertura di questo "passetto", in mattoni di cotto stondati... 
...o la decorazione dei terminali in ferro dei fermi delle imposte, delle estremità delle grate, dei porta fiaccola e porta bandiera: tutti finiscono con delle testine di drago, con tanto di lingua biforcuta!
 La cosa più semplice è però immergersi nella vista che si gode da qui: la campagna toscana è sempre dolcissima, per colline e per valli. E sono molto numerosi coloro che la pensano allo stesso modo: in questa stradina gli avventori del bar sono tutti seduti spalle al muro, a sorbire cappuccini che nel prezzo - sicuramente non economico - comprendono servizio e panorama. Non c'è un tavolo libero, questa volta non scopriremo il prezzo di tanta bellezza.
 Risulta difficile credere che qui, proprio qui fra questi campi sonnacchiosi, qui fra questi filari di uva che amorevolmente premuta dona le ambrate armonie della Vernaccia, qui fra queste righe di cipressi "alti e schietti", solo poche centinaia di anni fa eserciti in armi si siano combattuti fino all'ultimo uomo.
 Risulta difficile leggere in queste architetture dorate dai raggi del tramonto temibili strumenti di difesa militare. Come i leggeri archi trilobati che nascondono la vera funzione di questa struttura aggettante posta sopra una porta della città: far piombare dall'alto pietre sugli assalitori, in modo da impedir loro l'accesso.
La sera è dolcissima: San Gimignano rischiarata dalle luci discrete dei lampioni assume un fascino che andrebbe rappresentato con strumenti fotografici migliori e anche con molta pazienza: incontriamo diversi fotoamatori muniti di cavalletto e grandangolo che attendono tranquillamente seduti per terra il risultato dei loro tentativi.
Noi che siamo meno attrezzati e più affamati ci rifugiamo all'Osteria del Carcere per gustare la cucina toscana interpretata da una milanese e un brasiliano: ti assicuro che ne vale la pena!

1 commento:

  1. San Gimignano è uno dei paesi che adoro di più della mia regione, ci sono stata tre volte e ci tornerei ogni fine settimana, è incantevole e sembra di tornare indietro nel tempo quando si varcano le mura d'ingresso!

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