via San Pellegrino |
Qui quasi tutto è rimasto intatto da secoli: palazzi nobiliari, semplici case, torri, cortili, cavalcavia, loggiati, balconi e profferli, le scale esterne così caratteristiche dell’architettura domestica di Viterbo.
vista dalla finestra di casa |
E' qui che incontriamo il "ragazzo", alloggiato in una deliziosa mansarda, spaziosa e gradevole, disordinata quel tanto che non guasta, con una bella vista su via San Pellegrino, i suoi archi, i suoi tetti di coppi.
particolare di Palazzo Farnese |
Una lunga passeggiata ci porta in giro per vicoli a volte scuri, a volte che si aprono su sontuosi scorci, spesso ricchi di botteghe artigiane, ristoranti e pub: una zona sicuramente turistica e a ben ragione.
campanile della Cattedrale al tramonto |
Queste mura hanno visto una ricca storia iniziata ancor prima degli Etruschi, hanno visto Romani e Longobardi, hanno resistito all'assedio di Federico II, hanno ospitato le corti papali. Dai viterbesi fu "inventato" nel 1271 il Conclave: i cardinali che dovevano eleggere il successore di Clemente IV si riunivano inutilmente da quasi 20 mesi, quando il popolo viterbese decise di chiuderli a chiave nella sala dell'elezione (clausi cum clave), finché non avessero eletto il nuovo Papa.
particolare della Loggia del Palazzo dei Papi |
Ispirati da tanta storia e tanta ricchezza, inventiamo su due piedi una ricetta: pasta al forno viterbese! Non resta che dirigersi rapidamente verso casa per sperimentarne la bontà.
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