Il terzo giorno a Siviglia comincia insolitamente presto: non sono le 10 e già siamo in giro! Una colazione al forno San Buenaventura, dove oramai ci riconoscono, e poi ci avviamo per una nuova gita in pullman. Lungo la strada ci fermiamo ad osservare questo porticato, all'interno di un edificio privato: una ristrutturazione rispettosa e coerente con l'architettura della città.
Ma parlando di nuovi edifici, non si può tacere della Torre Pelli, il contestatissimo grattacielo di 178 metri (quasi il doppio della Giralda) che ha fatto storcere il naso ai tradizionalisti: una vera mostruosità! Per colpa di questo ingombrante edificio Siviglia rischia di perdere il titolo di città patrimonio dell'Umanità.
Tutt'altro discorso per il ponte Alamillo progettato da Santiago Calatrava in occasione dell'Expo 92, per permettere di raggiungere l'isola de La Cartuja, dove aveva luogo l'esposizione.
È un ponte ad un unico pilone, che fa da contrappeso ai 200 metri della campata, sospesa per mezzo di tredici coppie di grossi tiranti. L'idea originale era costruire due ponti simmetrici su entrambi i lati dell'isola, ma ciò non fu possibile.
Ancora uno spuntino e torniamo a passeggio per le vie del centro, questa volta nella parte più commerciale: vaghiamo per negozi NON da turisti e troviamo diversi oggetti interessanti. Anche i prezzi lo sono e anche una pubblicità d'epoca, sopravvissuta al veicolo che pubblicizza...
Nel pomeriggio, la splendida Plaza de España! Edificata per l'Esposizione Iberoamericana del 1929, la piazza si sviluppa in un semicerchio di circa 200 metri di diametro e si protende verso il fiume. Il canale, percorso temerariamente da barchette a remi, è attraversato da quattro ponti, simbolo degli antichi quattro regni spagnoli.
Non resistiamo alla tentazione di dare qualche colpo di remo: il risultato non è dei migliori: si sfiora a tratti l'incidente diplomatico... Peccato perché, impegnati nell'agone, non godiamo appieno dello scenario.
Ritorno a piedi (in effetti eravamo molto vicini all'albergo, ma non ce ne rendevamo conto appieno), che ci consente sguardi più attenti: ecco il Casinò, edificio molto apprezzabile.
Alle otto della sera di un sabato pomeriggio d'Aprile, il centro si mostra così...
Girovaghiamo fino a tarda sera, non dimenticando di fermarci in DUE diversi locali per DUE diversi spuntini consecutivi: è l'ultima sera qui, non dobbiamo perderci nulla!
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