giovedì 25 aprile 2013
Soriano nel Cimino... in treno
Perché spostarsi sempre in auto per le nostre gite? E' da più di un anno che ne parliamo con gli amici: sarebbe interessante una gita in treno. Ma per un motivo o per un altro fino ad ora non siamo riusciti a realizzare questo proposito. Finalmente oggi si parte! Alle 10.30 prendiamo il treno da Rignano nell'insolita direzione Viterbo.
Chi guarda il panorama, chi gioca a carte, chi chiacchiera: una vera gita di gruppo, come quelle che si facevano ai tempi della scuola! Un gruppo ben nutrito: siamo in 27, per non parlar del cane, e non siamo costretti a viaggiare separati in tante auto, ma stiamo tutti insieme in un unico e comodo vagone!
A Soriano si scende. La stazione non è vicinissima al paese, ma la passeggiata ci consente di vedere e scoprire. Certo il Palazzo Chigi-Albani e l'adiacente Fonte Papacqua costituiscono un complesso architettonico rinascimentale di grande interesse che non ha bisogno di essere scoperto: andrebbe invece salvaguardato e valorizzato, ma come spesso accade dalle nostre parti non è così.
Raggiungiamo il centro storico medioevale dopo una bella salita. Per alcuni la passeggiata si ferma qui: passato l'arco che dà accesso al Rione Rocca si ricomincia con una salita ancora più ripida...
...verso il castello Orsini, una tra le fortezze più suggestive dell’intera Tuscia. Fu papa Nicolo III Orsini nel XIII secolo a volerne la costruzione sulla parte più alta del paese, sopra i resti di un antico convento: da lì la vista sarà di certo magnifica, peccato!
Meglio uno sguardo all'indietro...
...anche perché il ristorante Ai tre scalini è proprio lì, girato l'angolo.
Non è impossibile che la nostra visita sarà ricordata per un po' dai gestori del locale: siamo tanti e portiamo un certo scompiglio. Riusciamo non senza qualche difficoltà ad ordinare pietanze il più possibile diverse: lo scambio di forchettate ed assaggini sarà cruento!
Tutto buono, buonissimo! Delizioso questo baccalà con julienne di patate al forno. Non c'è piatto che delude: i raviolacci con le castagne si contendono il primato alle frittelle di alici e borragine.
Sazi e soddisfatti ritorniamo molto lentamente verso il treno.
C'è tempo per una sosta al bar del Parco delle paperelle (sic!), per un secondo caffè: siamo tutti abbastanza allegri e facciamo del nostro meglio per movimentare questo posto che sembra essere di solito molto tranquillo...
A coppie, a gruppi, a gruppetti, raggiungiamo poi la stazione con largo anticipo: non possiamo perdere l'ultimo treno, altrimenti ci tocca restare qui anche per la notte!
Abbiamo tempo per curiosare un po': da una finestra scorgiamo le moderne attrezzature che garantiscono un viaggio sicuro...
Alle 18 si riparte verso casa. Una bellissima giornata, un'esperienza positiva: dobbiamo assolutamente programmare un'altra gita in treno, anche per allargare il gruppo e unirci a chi oggi non ha potuto partecipare.
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