domenica 24 aprile 2016

Genga, Serra San Quirico, Cingoli, Jesi


La giornata non si prospetta bene, meteorologicamente parlando, e questo influenza un po' le scelte e i tempi. E si sa che se si comincia così i risultati poi non sono ottimali: arriviamo decisamente troppo tardi a Frasassi e una fila incredibile ci separa oramai dalla biglietteria. Sembra che da tutta l'Italia la gente si sia data appuntamento proprio qui questa mattina!
Ci spostiamo a Genga, un borgo minuscolo, poco più grande del museo che ospita, tanto che lo giriamo rapidamente: è più il tempo che passiamo in un bar per il caffè, prima di rimetterci in moto.


Come rifiutare l'invito a visitare Serra San Qiuirico? I simpaci serresi (gli abitanti del luogo) ci mostrano la strada a gesti, da cartelli fotografici a grandezza naturale.


E' in corso una manifestazione, la Festa del Calcione. Ovviamente si mangia: i calcioni sono dolci rustici, molto saporiti. Ci fermiamo per il pranzo, organizzato in un palazzo storico dal comitato locale.


Purtroppo il cielo non permette la visita approfondita che il paese meriterebbe. Proviamo a raggiungere Cingoli, dove è in corso una manifestazione sportiva.


Ma prima una pausa caffè, anche per orientarsi correttamente.


Ovviamente non andiamo a Cingoli per lo sport, anzi, neppure sapevamo si svolgesse la famosa Gran Fondo MTB 9 Fossi. Attraversiamo il ponte sul lago omonimo, ma quando raggiungiamo il posto si scatena un acquazzone che ci fa tornare indietro. Visiteremo Cingoli con i suoi ciclisti la prossima volta.


Andiamo a Jesi: siamo accolti dalla statua di Federico II Hohenstaufen, qui nato nel 1194.


Stupor Mundi nacque in quella che è ora la piazza di Jesi da Costanza d'Altavilla, figlia di Ruggero II di Sicilia, mentre l'imperatrice stava raggiungendo a Palermo il marito Enrico VI.


Il tempo poco clemente ci permette solo una passeggiatina.


Finiamo col fare una cosa che non avremmo mai immaginato: visitare una banca.


Si tratta più precisamente della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi: nella sua sede c'è un museo di qualche pregio. Ma la cosa che ammiriamo di più sono alcuni arredi in vetro di Murano.
Una banca che si rispetti - e questa lo era - deve avere un caveau come nei film e qui c'è!
Per la serata torniamo a Fabriano, dove ci aggiriamo per il corso fra qualche negozio aperto nonostante sia domenica. Poi una pizza sotto una bella pioggia e infine a nanna.

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