domenica 1 dicembre 2013
Spoleto, Osteria del tempo perso
Domenica in trasferimento verso Urbino, capitiamo nella zona di Spoleto verso ora di pranzo... Siamo in difficoltà, non amiamo molto i locali "acchiappaturisti" che si trovano lungo le strade principali in prossimità di luoghi di richiamo. In questa zona ne abbiamo un vasto campionario: dalla finta trattoria per camionisti al locale finto ricercato, ce n'è per tutti. Ma che razza di Viaggiucchiatori saremmo se ci fermassimo in uno di questi posti? Da bravi indagatori gastronomici ci addentriamo per strade secondarie, inseguendo il vago ricordo di un'osteria dove mangiammo parecchi anni fa...
Gira e gira, ci ritroviamo in una zona in espansione, fra il cantiere di una nuova strada e quello di un centro commerciale: pessimo luogo! Eppure, se siamo qui è perché il nostro fiuto ci sta portando verso la meta desiderata... giriamo per una viuzza ed ecco apparire un'insegna che ci affascina: Osteria del tempo perso! Non è il locale che ricordavamo e stavamo cercando, ma scopriamo che questo è anche meglio!
Già esternamente si presenta bene, ma lo è ancor di più l'interno, decisamente accogliente: molti oggetti di modernariato arredano l'ingresso, donandogli quell'aspetto a metà fra una bottega di rigattiere e casa nostra; antiche iscrizioni a pennarello ricoprono interamente le pareti della piccola sala, tanto minuscola da contenere solo otto tavoli. La simpatia delle persone che ci accolgono ci rallegra e ci dispone anche ad una piccola attesa, comunque allietata da un vino sfuso da buona osteria di una volta.
Ma è quel che poi mangiamo a convincerci che questo è da inscrivere nella lista dei ristoranti dove torneremo: un antipasto di ottimi salumi e formaggi, accompagnati da pane alle noci e torta al pecorino, zuppetta di cereali e bruschette, strangozzi piccanti alla spoletina e spezzatino di maiale con guanciale croccante. E per finire torta al cioccolato e un ottimo caffè! Molto buono.
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