mercoledì 4 dicembre 2013

Sirolo e Porto Recanati


 Oggi ce la prendiamo comoda (che novità!) e per tornare a casa da Urbino ci allunghiamo fino al Conero, nella direzione opposta alla nostra meta. La giornata è splendida, l'ideale per uno sguardo a questo mare, bello anche dall'alto e così diverso dall'idea di Adriatico che abbiamo. 
  Ed è dall'alto di Sirolo che possiamo ammirare il monte Conero che degrada fino a toccare un acqua limpida che oggi non mostra neppure un'increspatura.
Tipico paese nato intorno ad una fortezza che garantiva una difesa dai "turchi", Sirolo appare lucido e tranquillo nella limpida luce dicembrina. Sicuramente in estate sarà ben difficile trovare qui questo silenzio che ci permette di sentire le foglie stormire nel vento che sale dal mare. Sull'orizzonte si vede una perturbazione che rimarrà a debita distanza, scaricando la sua energia sui nostri dirimpettai. 

  In una strepitosa posizione che la difendeva naturalmente dagli attacchi dei pirati (molto temuti al tempo: troviamo in una lapide l'ordinanza che consentiva ai soldati di accedere ad una torre privata. in caso di attacco dei "turchi"), Sirolo è nota sin dall'antichità per il suo buon vino.
Per essere esatti è tutta la zona che produce ottimi vini: il Rosso Conero e il Verdicchio dei Castelli di Jesi sono molto conosciuti, ma noi amiamo molto il Lacrima di Morro d'Alba, un vino che si ottiene da un vitigno antico, il Lacrima, coltivato nelle colline che circondano Morro d'Alba.

 Lì dove Federico Barbarossa dopo tre giorni di inutile assedio dovette rinunciare ai suoi bellicosi propositi, proprio sotto le "mura poderose" che cingono e difendono Sirolo verso l'interno, ora c'è un piazzale intitolato al Piccolo Principe di Antoine de Saint Exupéry: certo il giovane nobile non avrebbe mai immaginato di calcare campi di battaglia, eppure ora si trova ricordato proprio dove un tempo la soldataglia straniera in armi minacciava questo delizioso paese.

 Tu sai che noi il mare dobbiamo toccarlo e da qui non è possibile: scendiamo di quota e ci dirigiamo a Porto Recanati.
E' qui che i romani fondarono Potentia, il cui territorio, dopo un periodo di decadenza nel tardo medioevo, venne annesso a Recanati nel 1199. Solo nel 1893 le frazioni corrispondenti al territorio di Porto Recanati assurgono alla dignità di Comune a se stante.
L'aria salmastra ci mette appetito e l'ora è quella giusta: bisogna trovare qualcosa da addentare! La passeggiata sulla spiaggia può anche essere utile a buttare l'occhio nei tanti locali che sorgono a pochi passi dall'acqua e individuarne uno adatto allo scopo anzi detto...
 Purtroppo in questo periodo, non particolarmente indicato per le gite al mare, la maggior parte dei ristoranti è chiusa per ferie. Seguendo un profumo allettante ci dirigiamo verso l'unico che sembra in attività, L'uomo del brodetto: locale non fantastico, buono il soutè di cozze e vongole, condito con maggiorana, discreta la calamarata, evitiamo per precauzione il brodetto, senza neppure indagare sul perché ci si fregi di cotanto appellativo. Non che ci vada male, ma non è stagione per i ristoranti di mare, meglio mettersi in cammino verso casa. 

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