domenica 30 giugno 2013
Finalmente mare: Pineto
Eccoci, finalmente! Anche se collocato irrimediabilmente da quella che per noi Tirreni è la parte sbagliata, il mare di qui trova l'approvazione della squadra: c'è chi ne apprezza la spiaggia di sassolini, chi le onde piccole ma lunghe e chi trova che un posto deserto il primo week end d'estate sia bello a prescindere da qualsiasi altra considerazione.
Certo, non veder tramontare il sole nell'acqua è un grave limite, ma bisogna saper adattarsi alle novità...
E comunque il luogo ha il suo fascino: non potendo godere del tramonto "dalla parte giusta", nel pomeriggio ci mettiamo in caccia di posticini interessanti in giro per Pineto. Non manchiamo di trovare ben presto un elegante edificio dei primi anni del secolo scorso, Villa Padula.
Nata come abitazione ad uso privato, la villa venne fatta costruire negli anni '20 in stile ispano-moresco dal chirurgo Fabrizio Padula, che ne curò personalmente il progetto.
Negli anni ’40 la villa venne trasformata in struttura turistica e denominata hotel Garden; in seguito malamente ampliata con un orrendo corpo di fabbrica che occupa buona parte del giardino lato mare; col tempo l'albergo è stato progressivamente abbandonato e, nel 1999, definitivamente chiuso. Ora il Comune cerca di acquisirlo e valorizzarlo, ma con i tempi che corrono...
Non bisogna farsi prendere dal malumore: meglio rintracciare una trattoria che ci riporti il sorriso!
La cerchiamo in un paesino poco distante, da cui si gode una splendida vista: Silvi Alta. Alta lo è davvero e fa un bel fresco, tanto da indurci a non fermarci nello splendido giardino affacciato sul mare dell'elegante pizzeria che subito incontriamo. Preferiamo infilarci Al Castelluccio: niente panorama, ma una pizza squisita, delle bruschette condite con un ottimo olio e "arrosticini" teneri e deliziosi, in quantità esagerata e serviti bollenti in recipienti di terracotta appositamente sagomati per tenere un appoggio orizzontale. Siamo pienamente soddisfatti, ancor più quando, dopo ulteriori assaggi di spiedini di fegato (fantastici, ma bisogna prenotarli: a noi sono stati offerti gli ultimi che restavano prima di chiudere la cucina) e liquori fatti in casa, ci è arrivato il conto: meglio che a casa! da venire a mangiare qui tutte le sere!
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IL CHIRURGO, ORIGINARIO DI TRIVIGNO SI CHIAMAVA FABRIZIO E NON FRANCESCO PADULA COME ERRONEAMENTE E' STATO PUBBLICATO IN QUEST'ARTICOLO.
RispondiEliminaGrazie per la precisazione!
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