sabato 29 giugno 2013

Verso il mare d'Abruzzo: Assergi


Qualche giorno di pausa ci vuole: non meno di una settimana, da passare sul litorale abruzzese, mare pulito, zero discoteche, gatti non più di quattro. Anzi, proprio quattro, ché il gatto Rosso si trattiene in altri lidi.Come spesso accade, la prendiamo alla larga: è vero che per arrivare sul litorale Adriatico bisogna comunque attraversare l'Appennino, ma tanto vale fermarsi per strada e dare un occhiata e qualche morso...
Cominciamo col fermarci ad Assergi, una frazione de L'Aquila: troviamo un buon agriturismo, Il Fienile, dove mangiamo cose semplici e buone. Poi due passi per il centro storico: anche qui il terremoto ha lasciato il segno e troviamo qualche edificio puntellato. Ma sorte ben peggiore è toccata alla vicina città.

Contro un cielo che fa temere pioggia, svetta il campanile a doppia vela della chiesa di Santa Maria Assunta, edificata tra il XII ed il XIII secolo: un edificio in stile romanico recentemente riportato allo splendore originario, eliminando gli "abbellimenti" barocchi. Ci imbuchiamo dietro ad una fioraia che deve addobbare la chiesa per un matrimonio: ci dice che dobbiamo senza meno visitare la cripta che ospita le reliquie del Santo patrono del Paese, custodite in preziosi scrigni rinascimentali! Purtroppo il nostro status di clandestini non prevede la possibilità di avere la luce: non sappiamo a chi chiedere e la fioraia non c'è d'aiuto. Niente cripta e niente scrigni preziosi...
Possiamo però ammirare dei gradevoli e delicati affreschi che ornano le colonne a sostegno della navata: ci bastano a saziare la nostra modesta voglia di sacro.
Un ulteriore giro di perlustrazione del centro storico ci conferma la prima impressione: qui non c'è nessuno! Se di sabato pomeriggio non c'è un'anima per strada, è evidente che il luogo non è abitato in maniera stabile: la gente preferirà comunque le solide case di moderna costruzione più a valle, lasciando volentieri agli "stranieri" gli edifici in pietra, le affascinanti stradine, i silenzi e la tranquillità della vecchia Assergi.
Eppure troviamo una biblioteca! Ripartirà da qui il ripopolamento di Assergi?

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