mercoledì 10 ottobre 2012

Torino e Alpignano

Siamo qui, facciamo qualche chilometro in più e andiamo a trovare i parenti di Torino: sono esattamente 25 anni che non mettiamo piede in Piemonte.
La strada è facile e in meno di due ore siamo nell'ex capitale, ex città industriale, ex luogo di emigrazione dal Sud dell'Italia, ex città "brutta" per antonomasia: Torino ora è bella! Il quartiere dove siamo diretti, Mirafiori, era un tempo quanto di più "automobilistico" si potesse immaginare in Italia, tanto da dare il nome alla fabbrica e a un modello di auto. Ora di ciò non troviamo traccia: operai in giro non se ne vede, solo belle torinesi col cane al guinzaglio e signori ben vestiti col suv. Le case sono ville e villini, magari restaurati e sempre con giardini curati. La città della FIAT deve essersi trasferita in blocco in America, insieme a Marchionne...

La casa che ci ospita è grande e comoda: un edificio degli anni trenta tirato a nuovo, con un giardino come deve essere un giardino: spazioso! Anche dentro lo spazio non manca e molti particolari dell'arredamento e della struttura rimandano all'epoca che vide sorgere questa zona, in origine abitata dalla buona borghesia che preferiva una casa decentrata e tranquilla, separata dal cuore della città.

Nel pomeriggio ci spostiamo ad Alpignano, proprio all'imbocco dalla Val di Susa: possiamo scorgerne i primi monti, nascosti dalla foschia. Alpignano non è distante da Torino e ormai è divenuto quasi un quartiere della città: anche qui i cambiamenti sono notevoli, ma ci è più facile trovare i punti di riferimento. Una passeggiata fino al cimitero per un fiore, poi ci rimettiamo in marcia e ritorniamo a Vimercate: domani si va a casa!


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