Per tornare a casa la strada non passa esattamente per Mantova, ma visto che ci troviamo da queste parti, una "piccola" deviazione ci sembra comunque un'ottima idea!
Per puro caso arriviamo in zona ad ora di pranzo e guidati... dalla nostra guida (il naso!) capitiamo in un posto come al solito un po' particolare: non siamo a Mantova ma in un piccolo comune alle sue porte, non siamo in un ristorante turistico ma più in una trattoria per camionisti, qui non servono piatti tipici mantovani ma coda alla vaccinara e abbacchio! Ma allora? Abbiamo sbagliato tutto? Niente affatto! La Pennichella è proprio il posto giusto... al momento giusto: le 13 e 30! E se la cucina è dichiaratamente romana e romano è il proprietario trapiantato qui da molti anni, ci viene in soccorso la figlia, non mantovana doc ma sicuramente allevata a tortelli di zucca. Come quelli che ci propone, conditi con burro e salvia: sopraffini! Buone anche le fettuccine "paglia e fieno" fatte in casa e ottima la mostarda di mele che accompagna un ricco piatto di salumi e grana: questo è il giusto "contorno" per i taglieri che frequentemente si trovano nei menù di certi ristorantini scicchettosi! Altro che marmellatine!
Per puro caso arriviamo in zona ad ora di pranzo e guidati... dalla nostra guida (il naso!) capitiamo in un posto come al solito un po' particolare: non siamo a Mantova ma in un piccolo comune alle sue porte, non siamo in un ristorante turistico ma più in una trattoria per camionisti, qui non servono piatti tipici mantovani ma coda alla vaccinara e abbacchio! Ma allora? Abbiamo sbagliato tutto? Niente affatto! La Pennichella è proprio il posto giusto... al momento giusto: le 13 e 30! E se la cucina è dichiaratamente romana e romano è il proprietario trapiantato qui da molti anni, ci viene in soccorso la figlia, non mantovana doc ma sicuramente allevata a tortelli di zucca. Come quelli che ci propone, conditi con burro e salvia: sopraffini! Buone anche le fettuccine "paglia e fieno" fatte in casa e ottima la mostarda di mele che accompagna un ricco piatto di salumi e grana: questo è il giusto "contorno" per i taglieri che frequentemente si trovano nei menù di certi ristorantini scicchettosi! Altro che marmellatine!
La vista di una bella villa qui di fianco, che mostra con orgoglio i suoi 80 anni ben portati, ci ricorda che siamo qui anche per visitare la città: tutto sommato due passi sono pure necessari... Ci mettiamo in marcia e raggiungiamo senza ulteriori indugi Mantova.

Le strade qui non sono il massimo per passeggiare: in buona parte sono fatte con grossi ciottoli di fiume, materiale che evidentemente si trovava in abbondanza da queste parti. Ci spighiamo così il perché delle molte signore che, invece di delicati decoltè, indossano scarpe dalla suola robusta: camminare su questi sassi non è molto confortevole, specie se si vuole attraversare la grande piazza dove affaccia il Palazzo del Capitano, che vedi nella foto sotto. Curiosissimo il balcone, riparato da un grande "cappello" conico di rame e che al posto della ringhiera ha una gabbia di ferro: ricorda certi moderni balconi di zone del sud, ingabbiati similmente a difesa dai ladri. In passato qui avevano problemi simili...
Dobbiamo proprio andare: molti chilometri ci separano da casa. Alla prossima volta, Mantova!
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