domenica 12 agosto 2012

Sant'Oreste, Festa dei Vicoli


Ma siete sempre qua?
Beh, sì, Agosto a casa...
Va be', ma sempre a Sant'Oreste...
Eh, mica è colpa nostra! Che ci possiamo fare se dopo la Festa dei Trattori e la Festa Democratica questa settimana hanno messo su la Festa dei Vicoli? E la settimana prossima quella dei Giovani? E' colpa dei santorestesi che sono festaioli! Anzi, non perdiamo tempo che la festa è grande e dobbiamo girarla tutta.

Cominciamo a destreggiarci fra la gente che affolla le stradine del paese, operazione non facile che può costare qualche "acciaccatura": bisognerebbe ricordarsi di non indossare sandali in simili situazioni. Primo stop ad ascoltare "la Banda dell'Orto"che affianca una bancarella di verdure fritte: gradevoli gli uni e appetitose le seconde. Nel vicolo di lato il più anziano sassofonista del paese sta ancora finendo di preparando la “vetrina” dalla quale più tardi offrirà la sua musica.

Numerosi gli espositori più vari, di antiquariato, oggettistica, artigianato: non si fa in tempo a guardare tutto. Inciampiamo in un’esposizione di peperoncini piccanti dalle fogge particolari e dai nomi inquietanti, come il Trinidad Moruga Scorpion, che - si comprende facilmente - non è il caso di provare! Seconda fermata allo stand dell’associazione Gente d’Africa per lasciare un contributo e provare gli stuzzichini che porgono, anche abbastanza ricercati, come certi assaggi di formaggi caratteristici.

La Piazza delle Capre quest’ anno non è intasata di tavoli e possiamo gironzolare fra gualche stand gastronomico e buttare un occhio allo spettacolo per bambini che si sta rappresentando. Ma tutti questi antipasti ci hanno stuzzicato un po’ l’appetito: dove sono i veri tavoli della festa? Abbiamo visto diversi tavolini da pizza, altri da panino, ma quelli “seri” dove li hanno nascosti? No, perché l’odore inconfondibile degli arrosti santorestesi aleggia appena nell’aria, portato dal vento, lontano ma pur sempre concreto! Chiedendo in giro scopriamo che un grande stand gastronomico è stato allestito nel giardino del Convento delle piazza del Comune: lì potremo degustare le squisitezze locali! Il giardino, nella parte opposta del paese rispetto a dove ci trovavamo, dall’alto è uno spettacolo di gente che mangia con impegno, mastica a 32 denti, assapora attentamente le pappardelle al cinghiale e lo spezzatino dell’irsuto mammifero: ci uniamo convintamente agli altri e cerchiamo di recuperare. Non siamo abbastanza veloci e finiamo fra gli ultimi a lasciare i tavoli, non prima di aver salutato la cantante che ha allietato la cena.

Due passi per raggiungere la macchina, ma prima ci fermiamo vicino all’arco per ascoltare qualche minuto il trio rock di questa sera: un bravo cantante-chitarrista-blusman-cowboy che sembra interessare molto il pubblico femminile meno giovane e una brava e graziosa batterista che affascina gli altri presenti. Ma gli applausi sono soprattutto per lui, l’immarcescibile e sempre presente Edoardo, bassista “residente”.

Nessun commento:

Posta un commento