mercoledì 1 gennaio 2014

Buon 2014!


 Iniziamo il nuovo anno a casa nostra, a Rignano, con una passeggiata intorno al paese.
Partiamo dal Corso dove ci incontriamo con un amico e insieme ci infiliamo nel centro storico per via Cavour, case sistemate, molte ristrutturate con una certa cura, anche abitazioni dimesse ma dignitose, segni di ricchezza e qualche traccia di povertà: è il nostro Paese. Prendiamo poi per via 1° Maggio, giù verso gli orti. Qui il paesaggio cambia velocemente, la strada si stringe, fango e pozzanghere, ai lati edifici diroccati, qualche abitazione di fortuna arrangiata fra un muro fatiscente e un orticello striminzito: di qua si va verso lo sprofondo!

La pendenza aumenta e camminare sul viscido diventa un po' difficile: l'originario sterrato per muli è stato asfaltato per far passare qualche macchina, ma non per questo il percorso è diventato più semplice, anzi! Quel che resta degli orti è dietro cancelli rugginosi tenuti su col fil di ferro, nascosto dai rovi che si sono appropriati del terreno un tempo strappato a fatica alla macchia. Scendiamo rapidamente, desolazione e abbandono, dalla puzza troviamo il depuratore prima che appaia dietro la curva, poi un immondezzaio nascosto dalle fratte e il dirupo profondissimo e buio dove si sente l'acqua scorrere nel fosso... Più in fondo di così non si può andare! Ma che schifo di posto per cominciare il nuovo anno!
Ma la strada ora risale, verso la luce... e all'improvviso fra le canne spunta un campanile! Intorno il terreno è sistemato e ordinato, con semplicità, uno spiazzo accoglie tavoli pronti per essere imbanditi e giochi per bimbi. Molte auto, persone vestite per la festa, la chiesetta di Sant'Abbondio finalmente restaurata con cura, dove è riunita la comunità ortodossa di Rignano: stranieri, gente che è venuta qui a cercar fortuna e qui è rimasta, stretta intorno a tradizioni, a una fede. Gente che crede in qualcosa che li unisce e li rappresenta, che qui non ha certo trovato buoni esempi e da cui forse siamo noi oggi a dover prendere esempio...
Un raggio di sole attraversa il campanile.



Oggi abbiamo fatto un breve cammino nel quale, se vuoi fare un gioco, puoi rintracciare simboli e presagi. E' facile a posteriori dare un senso alle cose e trovarvi un significato: siamo giù nel fosso e non ce la facciamo a risalire? o forse non lo vogliamo? Ci manca un qualcosa in cui credere, che ci accomuni e ci dia forza? Si intravede un raggio di luce?
Quel che si può dire è che al momento la situazione non è buona ma non serve stare a rimestare: occorre darsi da fare. La speranza c'è e anche tu ne fai parte. Ti vogliamo fare un augurio con sincerità: buon anno!

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