venerdì 1 novembre 2013

San Gemini, Gualdo, Montefalco, Foligno


 In gita insieme ad una coppia di amici: direzione Umbria!
Si parte in mattinata, ché non vogliamo andare molto lontano: non più di un 150 chilometri e ci fermeremo per pranzo. Ma è difficile rispettare le tabelle di marcia! Già a San Gemini facciamo una piccola sosta al bar, che poi si trasforma in una lunga visita: il paese merita! Le strade e le case
 piene di fiori e la bella giornata di sole ci inducono ad un largo giro da turisti, a caccia di foto. Eppure qui già ci siamo stati pochi mesi fa, ma visitare un posto in compagnia è più divertente e stimolante: scopriamo molti angoli che da soli avevamo perso.
 E' vero, qui siamo in un paese di acque e terme che sul turismo ha fondato la sua economia, quindi non lo si può paragonare a luoghi meno fortunati, non si può criticare la cura quasi maniacale con cui sono tenute le strade, non si può dir male delle costose balaustre in ferro battuto, di certe graziose logge un po' disneyane, di questi intonaci che lasciano filologicamente scoperti tratti della muratura: è un paese per ricchi, se non vi piace passate oltre.
 E noi proseguiamo alla volta di Gualdo Cattaneo, dove approdiamo ormai un po' tardi presso l'agriturismo il Rotolone. Non avendo preso in considerazione l'opportunità di prenotare, di certo non siamo attesi. Solo un antipasto e un primo, ci dicono, e noi non ci lamentiamo: il loro grande senso per l'ospitalità ci permette di mangiare dei buoni tagliolini agli asparagi, costringendo i nostri ospiti a rimandare il pranzo del dì di festa... 

 Due passi dopo pranzo per Gualdo ci permettono di ammirare un borgo ben tenuto e con un bel panorama, non ancora snaturato dai proprietari di seconde case. E sì che i vendesi non mancano, alcuni decisamente interessanti come l'edificio che vedi nella foto, che doveva ospitare una chiesetta o una cappella e ancora conserva una delle due campane. Se ti piace ho il numero...

 La tappa successiva è a Montefalco. Siamo ormai nel bel mezzo della Strada del Sagrantino: nel comprensorio si contano almeno una quindicina di cantine e qui trovare un bel bicchiere di vino è la cosa più facile. Ma non manca in zona il buon olio dell'Umbria che, complice la bella stagione, è già disponibile nei frantoi, fresco di spremitura.

Montefalco è interessante anche da altri punti di vista: la grande piazza circolare del Comune ospita fra l'altro la chiesetta di Santa Maria de platea con un bella madonna affrescata da  Francesco Melanzio che qui avrebbe ritratto sua moglie. Troviamo interessante anche Palazzo de Cuppis, paradossalmente per la parte posteriore, collegata ad una rimessa da un ardito passaggio aereo in legno. E' difficile vedere tutto e così decidiamo di dividerci: due vanno in visita al complesso museale di San Francesco e possono ammirare gli affreschi di Benozzo Gozzoli, una natività del Perugino e le antiche cantine dei frati Minori. Gli altri due possono bighellonare per il paese, buttare lo sguardo in una mostra bruttina e fare foto a tutte le case buffe e le porte sghembe che incontrano.

La nostra gita termina a Foligno. Siamo ormai all'imbrunire e le prime luci dorano gli edifici. Curiosiamo in giro, ma la città è decisamente grande per poterla girare in tempi brevi. Ci limitiamo ad affacciarci nella cattedrale, per uno sguardo al ciborio barocco in legno dorato, copia in scala del baldacchino di San Pietro. Risaliamo la scalinata di Palazzo Trinci, una grande dimora del quattrocento, ma solo per scoprire che non abbiamo tempo per visitarlo tutto.
Ci portiamo a casa un "ricordino" facendo acquisti nella storica salumeria Massatani, nei pressi della cattedrale, aperta nonostante la festività: un torcione con frutta secca ed uno salato con verdure.
Come al solito, qui bisognerà tornare.

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