sabato 2 novembre 2013

Lago di Vico


 La vista del lago è sempre triste quando piove e quella del lago di Vico non si smentisce: arriviamo sotto qualche goccia e ci accoglie un panorama quasi in bianco e nero. Gli alberi ancora fronzuti nonostante l'autunno inoltrato sono zuppi e grondano, formando enormi macchie scure di contorno all'acqua. Ma noi fortunatamente siamo fra amici e andiamo a sederci da amici, al tavolo di Riva Fiorita.
Quel che ci aspetta sarà da noi ricordato con gratitudine: veniamo accolti nella veranda "vista lago" e ci vengono portate pietanze che trasudano dell'amore e della cura con le quali sono state preparate. Tutto quel che gustiamo è fatto "in casa", dal pane alla pasta, dal patè ai liquori! Assolutamente da citare i ravioloni "cacio e pepe"e gli gnocchi con la provola, una vera squisitezza ! Dolci memorabili! Peccato che d'inverno qui sia chiuso...

Dopo pranzo scende la nebbia. La vista del lago assume un aspetto nordico, la riva opposta sparisce per prima, poi è Monte Venere a essere inghiottito dalla foschia.
Gli uccelli acquatici volteggiano bassi per poi disperdersi e sparire lontano. Solo un gruppo di gabbianelli si allinea curiosamente lungo la riva, come su un filo, forse in attesa che sul loro lago torni la luce. 

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