domenica 15 settembre 2013

Fabrica di Roma e Corchiano


Raccoglitrice di nocciole lungo la Corchianese
 Perché uscire di casa in una domenica uggiosa? Forse perché è mezzogiorno, siamo da soli e non abbiamo voglia di cucinare per due... siamo abituati ad altri numeri! Quindi si parte alla ricerca di un ristorante, di una locanda o di una sagra non troppo distanti. Proviamo ad affacciarci in un misterioso casale sulla Flamina, dove spesso nei weekend vediamo molte auto parcheggiate, ma scopriamo che si tratta di un'Associazione Acretica (il termine non lo trovi nel dizionario e nelle intenzioni di chi lo ha creato vorrà significare non sincretico, appartenente ad un'unica cultura) che si occupa prevalentemente di medicina dei nativi americani... Ottima cosa, sono anche simpatici, ma noi abbiamo un certo appetito e li lasciamo ai loro riti. Magari faremo una capatina qui un altro giorno.
Arriviamo a Civita Castellana, dove sono in corso i festeggiamenti in onore dei santi Marciano e Giovanni: qui sono più tradizionalisti e magari hanno organizzato un banchetto per gli ospiti. Ma niente da fare! Si festeggia solo a cena, a pranzo ciascuno a casa sua. Va be', pazienza. Oltretutto sul palco stanno facendo le prove e la musica che ascoltiamo decisamente non è di nostro gusto. Proviamo altrove.

Basamento di colonna esterna alla chiesa di S.Maria del Soccorso
Andiamo verso Fabrica di Roma (curiosamente in provincia di Viterbo) e proviamo a raggiungere un'osteria che ci hanno segnalato. Ma... lungo questa strada una volta mangiavamo in una trattoria molto buona, che poi aveva rovinosamente cambiato gestione: chissà che le cose non si siano sistemate... Il sesto senso ci dice di fermarci qui, a La Bandita, per dare una nuova chance ad un posto che ci piaceva molto. E ancora una volta non sbagliamo: i vecchi proprietari sono tornati, un po' invecchiati ma sempre bravi! Ottima amatriciana e squisite pappardelle alla bandita!

Altro basamento con un angelo-demone
Dopo un caffè che non sfigurerebbe a Napoli, ci inoltriamo per una stradina di campagna che attraversa la località chiamata appunto Bandita. Per un lungo tratto a sinistra un antico acquedotto a basse arcate. Prendiamo la Corchianese, una di quelle vie che si incrociano spesso e non si percorrono mai. La strada ci porta giù nella valle dove scorre il Rio Fratta. A un chilometro da Corchiano troviamo una zona di antiche sepolture falische. A poca distanza la chiesa rinascimentale di S.Maria del Soccorso, cui è annessa una struttura conventuale che oggi è adibita ad abitazione privata. Alla sommità della corta scalinata d'accesso, quattro colonne dai basamenti decorati a bassorilievo, anche con motivi di una certa originalità.
Ci rimettiamo in viaggio verso casa giusto in tempo per scansare un temporale che sta per abbattersi sulla zona: meglio passare il resto del pomeriggio davanti ad un pc caldo!

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