Oggi fa un gran caldo! Cosa c'è di meglio che recarsi in un luogo fresco? E' quel che provvediamo a fare senza indugio alcuno. La meta - e sì, stavolta abbiamo una destinazione, non si può rischiare! - è la cascata di Trevi. Dobbiamo fare un po' di strada ma non ci pesa e nonostante il fine settimana in un paio d'ore siamo sul posto. Scopriamo con disappunto che il sentiero è chiuso per il crollo di un ponticello ma non ci scoraggiamo: si scavalca, si supera un passaggio un po' difficoltoso ed eccoci immersi nella natura quasi incontaminata del Parco dei Monti Simbruini. Il salto della cascata non è particolarmente alto e spettacolare ma lo sono i colori e la trasparenza dell’acqua, la vegetazione intorno e la sensazione di trovarsi in un posto fresco, lontano dai suoni della civiltà.
Non che siamo soli: parecchi altri camminatori si sono avventurati lungo il percorso. Scopriremo in seguito che esiste un passaggio più sicuro a poca distanza da dove abbiamo scavalcato.
Ovviamente non possiamo resistere dal mettere i piedi in questa freschissima acqua: è veramente piacevole! Ma non bisogna pensare solo al godimento del corpo: anche lo spirito ha le sue esigenze. Perciò dopo aver sguazzato per bene ritorniamo indietro e ci mettiamo in cerca di un luogo spirituale: un ristorante di campagna, un'osteria, non siamo molto esigenti. Troviamo a poca distanza la trattoria Il Casale La Foce: perfetta! Le squisite pappardelle al ragù e l'abbondante tagliere di salumi e formaggi non ci fanno rimpiangere il fresco delle acque dell'Aniene, anche se fa caldo, fa veramente caldo
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