Le sorgenti del Clitunno le trovi lungo la Flaminia, non distante da Trevi. Le visitiamo in compagnia dei nostri due amici che non le conoscevano e ne rimangono entusiasti: sono di una bellezza che non ti stanchi di ammirare.
Ancor dal monte, che di foschi ondeggia
frassini al vento mormoranti e lunge
per l'aure odora fresco di silvestri
salvie e di timi,
scendon nel vespero umido, o Clitumno,
a te le greggi...
Dopo un paio di giri decidiamo di spostarci nel vicino paese di Campello ma la cosa si rivela un po' complicata. Campello è costituito dall'aggregazione di 13 frazioni e riusciamo a visitarne solo una e mezza: Acera, un affascinante borgo sulla cima di un colle, dominato da un castello, si rivela impenetrabile ad un automobile moderna, tutto stradine strette che ci costringono a temerarie retromarcia. Certo, potremmo girarlo a piedi, ma come si dice, si è fatta una certa e risentiamo anche dell'ora solare. Insomma è tardi e abbiamo fame, quindi raggiungiamo rapidamente l'Osteria del Tempo Perso, vicino Spoleto, dove siamo attesi da un cameriere simpatico, una cuoca bravissima e da un branco di turisti urlanti che ci deliziano con le loro voci melodiose. Non può andare sempre tutto bene.
Ci rifacciamo nel dopo pranzo recandoci a Scheggino: silenzio e scale, tante, sono adeguati e propedeutici ad una buona digestione.
Il ritorno sarà un po' complicato: si conclude il ponte di Ognissanti e tutti ma proprio tutti stanno tornando a casa
Dopo un paio di giri decidiamo di spostarci nel vicino paese di Campello ma la cosa si rivela un po' complicata. Campello è costituito dall'aggregazione di 13 frazioni e riusciamo a visitarne solo una e mezza: Acera, un affascinante borgo sulla cima di un colle, dominato da un castello, si rivela impenetrabile ad un automobile moderna, tutto stradine strette che ci costringono a temerarie retromarcia. Certo, potremmo girarlo a piedi, ma come si dice, si è fatta una certa e risentiamo anche dell'ora solare. Insomma è tardi e abbiamo fame, quindi raggiungiamo rapidamente l'Osteria del Tempo Perso, vicino Spoleto, dove siamo attesi da un cameriere simpatico, una cuoca bravissima e da un branco di turisti urlanti che ci deliziano con le loro voci melodiose. Non può andare sempre tutto bene.
Ci rifacciamo nel dopo pranzo recandoci a Scheggino: silenzio e scale, tante, sono adeguati e propedeutici ad una buona digestione.
Il ritorno sarà un po' complicato: si conclude il ponte di Ognissanti e tutti ma proprio tutti stanno tornando a casa
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