sabato 27 aprile 2019

Narni: mostri, mostre, chiese, case e birre


Come sa chi ne ha letto le "Cronache", Narnia - l'attuale Narni - è abitata da creature magiche, fauni e animali parlanti. Quindi è assolutamente normale che su un portone ci si possa imbattere in un mostro come questo.

Siamo qui per la "Corsa all'Anello": quest anno, per la 51ma edizione, la manifestazione durerà ben tre settimane ma oggi - lo apprendiamo solo una volta giunti qui - non sono previste gare. Tutto sommato meglio così: c'è gente ma non troppa e possiamo gustarci con comodo il paese. Per esempio possiamo visitare in solitaria (non c'è nessun altro!) la bella mostra fotografica allestita nei sotterranei del Palazzo dei Priori: 36x0, trentasei immagini per l'anello. E soprattutto possiamo "rubare" queste foto che ti mostriamo di seguito.


Sono immagini molto belle e tecnicamente interessanti, riprese e stampate in "analogico", come si usava fino a qualche anno fa.







Narni è piena di sorprese: all'uscita della mostra, nell'atrio del palazzo, la nostra attenzione cade su questa lapide: come mai una parola in inglese incisa nel travertino? E poi in che senso "neve"? L'intuito femminile risolve rapidamente l'enigma: il marmo, di sicuro un reperto romano, è stato riutilizzato nella costruzione dell'edificio, ma murato capovolto...




Poco distante una chiesa romanica che si rivela una vera sorpresa: per noi viaggiucchiatori le chiese sono all'ordine del giorno, ma trovarne una bella come questa è raro. Entrando, sembra di tornare indietro di secoli.




Troviamo molto interessanti gli affreschi medioevali, ben ripresi e consolidati: viene voglia di sfiorare tanta bellezza, ma evitiamo accuratamente il contatto. Qualcun altro, in tempi non recenti, ha "toccato" per bene quest'immagine, lasciando una traccia difficile da decifrare: tu riesci a leggere qualcosa?




Un restauro filologico permette di leggere gli strati sovrapposti: in questa madonna se ne vedono tre. Un'altra immagine, che si trova alla destra dell'ingresso, sembrerebbe forse rappresentare i patroni della città ma sappiamo che il santo di Narni è Giovenale: chi saranno costoro?




C'è chi, pur vedendo la luce, non trova risposte a tutte le domande.




A sinistra dell'altare una porta di pregevole fattura, che contrasta con l'austerità del luogo, ma dotata di un orribile lucchetto moderno. La chiesa ha tre navate e le laterali sono separate da colonne sovrastate da capitelli di ordine corinzio, tranne il terzo a destra, che ha due figure umane avvinghiate ciascuna da due leoni, sicuramente di epoca precedente.




All'uscita della chiesa ci intrufoliamo nel palazzo difronte: l'edificio è costruito intorno ad un cortile nel quale affaccia un loggiato che ci affascina.




E affascinanti sono le case, le torri, gli spazi...




Spazi che si aprono improvvisi verso la valle: sul lato opposto, l'abbazia benedettina di San Cassiano, isolata nel bosco, irraggiungibile.




La magia di Narni deve essere in qualche modo spezzata per non rimanere bloccati in un remoto passato: ci proviamo con l'incantesimo delle birre dell'Arcomincio, un locale sulla soglia dell'arco che ci separa dalla strada, dalle auto, dal presente.




Ci allontaniamo con qualche difficoltà: il morbido paesaggio tende lusinghe silenziose.


2 commenti:

  1. Salve a entrambi, Francesca e Fulvio!
    Dopo tantissimo tempo dal vostro messaggio, vi rispondo. Purtroppo abbiamo preferito chiudere il nostro sito "Pizzanauti in avanscoperta", per le nuove norme sulla privacy e perché la vita mia e di mio marito si è decisamente complicata... con l'arrivo, due anni fa, di un figlio :-) Un salutone!

    P.s. Bellissima Narni (dove spero che in futuro faremo una gita) e bellissime foto!

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  2. Ci dispiace sinceramente per il blog ma, visto che siamo degli inguaribili ottimisti, speriamo in un vostro nuovo sito, magari che affronti i problemi delle coppie con figlio ;)
    Auguri!

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