sabato 12 gennaio 2013

Festa di San Giuliano


Pur non avendo una particolare predilezione per chiese e santi, non ci perdiamo la festa di San Giuliano patrono di Faleria: è un occasione per incontrare gli amici che colà dimorano e visitare il paese che, malgrado sia molto vicino, non ci vede fra i suoi frequentatori abituali.
E' anche l'occasione per scattare qualche foto al castello e agli altri edifici del centro storico che con le prime ombre della sera acquistano un fascino misterioso.

Molti i restauri portati a termine negli ultimi anni ma l'enorme castello è ancora un cantiere: sono state completate le coperture, imbrigliate le mura, sistemate parti delle murature, ma c'è ancora tantissimo da fare.

Molto meglio la collegiata di San Giuliano, dopo anni di lavori ormai completamente restaurata sia all'esterno che all'interno: l'ultima attività svolta nel 2006 portò alla luce un bell'affresco sull'altare maggiore.

Difronte, al lato sinistro del castello, la chiesa di Sant'Agostino, che oggi ospita uno spettacolo: si tratta de “LA LEGGENDA DI SAN GIULIANO OSPITALIERIE” liberamente tratta da Gustave Flaubert, narrata da Giovanni Paiola e accompagnata dalle musiche di Cristina Majnero eseguite dal vivo.

Il piccolo edificio è perfettamente restaurato e, pur restando adibito alle funzioni sacre, ospita numerose manifestazioni d'arte: ultimamente la proiezione del bel film opera prima di Antonello Sestili, girato proprio nel castello di Faleria, ma anche un trio di fiati, una lettura di sonetti, una mostra fotografica...

A chiudere la piazza difronte a Sant'Agostino c'è l'ultima casa abitata del centro storico: di qui in poi solo rovine, tanto che la strada al lato della collegiata ne è invasa per almeno un metro in altezza! Ed è un vero peccato! Viene voglia di scavalcare le transenne ed arrampicarsi sulle macerie per dare un'occhiata...


Sulla piazza tra poco giungerà la banda, ma nel frattempo si può godere di un altro spettacolo silenzioso e affascinante: il tramonto sul borgo, le prime luci che si accendono, gli scorci di murature che si stagliano nel cielo della sera. Il paese ha un'atmosfera tutta sua che si apprezza di più proprio in questi momenti, quando ci si ritrova da soli nella piazza ancora tranquilla, mentre i rulli di tamburi e gli squilli degli ottoni appena si percepiscono in lontananza: fra poco qui ci sarà gente festante, musicisti che marciano al ritmo della loro musica, bandiere e stendardi... ma ora, ancora per qualche minuto, è silenzio, è ombra.

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