sabato 8 settembre 2012
La Fiera a Rignano
La Fiera dell'8 settembre a Rignano è ormai un'occasione da non perdere: per i visitatori, che possono godersi una giornata unica, piena di iniziative, di bancarelle, di concerti, dibattiti, mostre, visite; per gli espositori che in un solo giorno possono incontrare un pubblico numeroso e interessato. E' ovvio che queste affermazioni vanno parametrate e rapportate al territorio. E' vero che nel Lazio ci sono Fiere anche più importanti. Ma questa è la NOSTRA Fiera, è una manifestazione rinata dopo anni di trascuratezza, è a suo modo unica per la quantità di proposte che si affollano in poco più di 12 ore e in uno spazio abbastanza limitato ma centralissimo: tutto il Corso, i giardini fino alla Stazione, buona parte del Centro Storico fino alla chiesa dei Santi Vincenzo ed Anastasio.
Abbiamo contato 11 iniziative diverse, considerando solo quelle principali che sono pubblicizzate con le affissioni, ma è difficile fare un resoconto esaustivo di questa giornata di Fiera: c'è la mostra dei pittori nel Centro Storico, graziosamente allestita e organizzata, ma c'è anche il vernissage di acquerelli sulle scale che portano a via Garibaldi a cura della Pro Loco; c'è la conferenza sulla crisi economica, ma anche quella sulla bioedilizia; c'è la mostra sullo sviluppo sostenibile promossa da una rivista di architettura, ma anche gli stand informativi sulla gestione dei rifiuti; c'è il film proiettato nell'aula del Comune, ma anche le foto di Rignano sotto la neve presentate nello studio del dott. Biancini; c'è la visita guidata agli splendidi restauri che hanno svelato pezzi di storia nella chiesa giù al Centro Storico, ma anche l'istallazione sulla facciata della Rocca, almeno per una volta bella.
Ma non doveva essere una Fiera delle merci e del bestiame? Certo! Ovviamente ci sono gli espositori: andiamo dal banchetto del produttore di lumache, che mette in mostra la sua piccola, saporita merce, sino al tir della ditta di componenti per l'edilizia, un mega palco su ruote affacciato a due metri d'altezza. In mezzo decine e decine di artigiani, cooperative agricole, allevatori, associazioni, espositori, venditori che propongono dal filetto di baccalà fritto alla casa in legno antisismica (bella! ci piace! ci facciamo un pensiero... ma anche il baccalà non deve essere male, anche se preferiamo lo squisito prosciutto cotto in crosta di pane proposto da un ristoratore di Morlupo).
Anche per noi è una giornata intensa: con la nostra associazione abbiamo allestito un nutritissimo mercatino dell'usato per finanziarci. Affari d'oro in cambio di qualche spicciolo per la sottoscrizione: cediamo bellissimi libri, oggetti e bigiotteria d'epoca, vestiti di buona fattura, tutto donato dai soci che ne hanno approfittato per svuotare un po' gli armadi e contemporaneamente mantenere in vita l'associazione. La sera siamo distrutti: una pizza e tutti a casa, si sistemerà poi!
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