mercoledì 13 giugno 2012

Roma, Orto botanico

Se ami le piante e la natura in genere questo posto è per te: l'Orto botanico di Roma è ospitato nell'antico parco di villa Corsini, un tempo residenza di Cristina di Svezia, sotto il Gianicolo, accanto al carcere di Regina Coeli. Si accede, con qualche piccola difficoltà "urbanistica", da una traversa di via della Lungara, di fianco a Palazzo Corsini. Il luogo appare subito in tutta la sua magnificenza: un terreno di 12 ettari che ospita oltre 3000 specie vegetali, palme, boschetti di bambù, felci, un roseto, il giardino giapponese, le serre, il giardino delle piante aromatiche! Non si sa da che parte dirigersi, anche perché c'è poco tempo a disposizione prima della chiusura. Ma è anche il nostro terzo tentativo e, pure se abbiamo poco più di un'ora, non intendiamo tornare indietro! Decidiamo di limitare il percorso alla parte pianeggiante, evitando di inerpicarci su per la collina, dove è conservata la struttura arborea originale: un bosco mediterraneo di sempreverdi, detto Bosco romano. E' un peccato perché dalle radure tra lecci e platani secolari, di 350 - 400 anni di età, pare si godano splendidi scorci della città. Ma bisogna pur fare delle scelte e dunque scegliamo e procediamo.

Sulla destra dell'ingresso troviamo subito una buon numero di "piante grasse" (così come usiamo catalogarle noi neofiti) delle più varie varietà: scopriamo di essere i felici ma inconsapevoli possessori di diversi esemplari appartenenti all'Ordine delle Aloeaceae e Agavaceae, qui ampiamente rappresentati, anche in forma di veri alberi ed enormi cespugli! Pare che nell'Ordine in questione il limite dimensionale sia dato solo dalla grandezza dei vasi nei quali li ospitiamo sul nostro balcone: in natura sono dei veri giganti! Passiamo agevolmente sotto un "fiore" alto 3 metri e ne raccogliamo qualche seme che ha sparso sul viale: non si dovrebbe, ma il nostro è un intento scientifico e riproduttivo.

Procediamo lungo il viale fra piante d'alto fusto, ciascuna dotata del suo cartellino, fino a giungere ad una prima serra addossata ad un edificio, architettonicamente notevole e non certo disprezzabile per il suo contenuto di origine tropicale: restiamo ammirati al cospetto di una profumatissima Petrea Volubilis che arriva con i suoi rami al tetto della serra! Subito dopo un'altra struttura, molto più bassa, che ospita le Succulente: ci sbizzarriamo a fotografarne un gran numero per confrontarle con quelle in nostro possesso. Anche qui scopriamo di avere Mammillarie, Gasterie, Hawothie, Crassule e di non averlo mai saputo! Ce ne vergogniamo un po' ascoltando altri visitatori che citano ora uno ora l'altro esemplare senza leggere i nomi dai cartellini...

Non riusciamo a evitare di infilarci nel bosco, almeno nelle propaggini che arrivano giù a valle dalle parti del roseto, dove incontriamo un bel gruppo di persone accompagnate da un esperto che illustra l'andamento di due enormi alberi uguali, cresciuti a pochi metri l'uno dall'altro: noi da soli non avremmo fatto caso al fatto che i loro tronchi si sono conformati nei decenni (pare che abbiano circa un secolo di vita) per non ostacolarsi a vicenda. Non la sopraffazione di un esemplare sull'altro, dunque, ma la cortese disponibilità a fare spazio al compagno: "Prego, si accomodi!" "Non si preoccupi, mi farò un po' più in là." Stai a vedere che dovremmo imparare non solo dagli animali ma anche dalle piante...

Un viale pavimentato costeggia il bosco di Bambù: esemplari alti come case, fitti fitti da non far passare che pochi raggi di luce! Purtroppo un'ora è passata e dobbiamo avviarci velocemente verso l'uscita, non senza buttare un'occhiata alla casa del guardiano e commentare la "sfortuna" di abitare in un posto simile! Anche il giardino delle aromatiche a disposizione! "Cesare! Va a prendere du' foje de mentuccia che ci ho da cocere la trippa!"

2 commenti:

  1. Che meraviglia... Noi a Firenze abbiamo il giardino dei semplici, ma non è nulla in confronto...!

    RispondiElimina
  2. Ma a Firenze avete Boboli che è meraviglioso, nel suo genere: lo abbiamo visitato "qualche" anno fa. E anche all'interno dell'Orto botanico di Roma c'è un Giardino dei Semplici! Anzi, pare che sia il nucleo originario. Purtroppo non abbiamo fatto in tempo a vederlo...

    RispondiElimina