domenica 26 gennaio 2014

Festa dei santi Vincenzo e Anastasio a Rignano Flaminio

Con oggi terminano i dieci giorni di festeggiamenti dedicati ai patroni di Rignano, iniziati il 17, così da condividere la festa con sant'Antonio. La processione con le reliquie, la messa solenne, lo scambio delle consegne, l'esibizione della banda, i fuochi pirotecnici: anche quest'anno il programma è nutrito. 
Poco attenti all'aspetto religioso della manifestazione, ci limitiamo ad apprezzarne la parte "pagana": la Velocissima, onore e vanto del paese, ci diverte con il suo spettacolo sempre uguale e diverso, preciso e privo di incertezze. Brave le majorette: ogni volta vediamo qualche volto nuovo, a riprova dell'indispensabile ricambio e della sentita partecipazione che c'è  per il "corpo di ballo" di Rignano Flaminio. 
Noi comunque approfittiamo di ogni passeggiata, di ogni occasione, fosse anche di quando si fa la spesa, per "scoprire" qualche particolare che a noi "stranieri" risulta sconosciuto: oggi con stupore ci rendiamo conto che un grazioso bassorilievo, forse tardo medievale, sovrasta una vetrina sul Corso. Rappresenta presumibilmente un drago che minaccia un uomo nudo in fuga, ostacolato da ramaglie, mentre un uomo con baffi e tunica sembra tentare di trattenere la belva. Saremo passati di qui alcune centinaia di volte negli ultimi vent'anni e non avevamo mai fatto caso a questo interessante marmo! Oltretutto al di sopra è incastonato un frammento di angioletto di profilo, di tutt'altra epoca. Sarebbe interessante scoprirne la provenienza: ad una prima indagine non siamo riusciti ad avere notizie.
A chiusura dei festeggiamenti il consueto spettacolo pirotecnico, per la gioia di grandi e piccoli e il dolore di cani e gatti: un'abitudine immancabile e, a quanto pare, insostituibile di onorare i santi del paese.

sabato 18 gennaio 2014

Nazzano, Benvenuti al Sud


Considerando la distanza che separa Nazzano dalla capitale del sud e della pizza, questo può essere annoverato senza meno come un avamposto della cucina partenopea: stiamo parlando del ristorante pizzeria Benvenuti al Sud, un locale gestito da napoletani doc, non troppo lontano da casa nostra, che ci annovera oramai fra i suoi affezionati clienti. Buona la pizza (eppure siamo a 250 km a nord di Napoli...) ma anche i numerosi piatti campani: i paccheri alla genovese, le linguine con i purpetielli, la pasta con patate e provola... Raccomandiamo i dolci, i babà innanzitutto!

Qui a Nazzano oggi proseguono i festeggiamenti per Sant'Antonio: nello spiazzo poco distante un gran focarone riscalda i numerosi presenti, che non disdegnano le sarcicce e il vino distribuiti in onore del santo.

lunedì 6 gennaio 2014

Sant'Oreste e il Soratte


Sant'Oreste ed il Soratte sono fra i nostri luoghi preferiti: il bosco dove passeggiare, il cammino "sportivo", il posto dove rilassarsi davanti ad uno splendido panorama, il rifugio dove scappare quando c'è "qualcosa" nell'aria che non va sono tutti insieme, a poca distanza da casa nostra.

Un po' luogo dell'anima e un po' palestra, qui non mancano attrattive commerciali: un aperitivo al bar prima del cancello dei tunnel o al chiosco può essere molto piacevole. Ma non dimentichiamo Alessandro al Campanile: una cena da lui vale l'impresa di scoprire dove è nascosto il suo ristorante.
Frequentata ultimamente da amici ammaliati dalla plastica bellezza dei movimenti del nordic walking, la zona permette molti tipi di attività senza mai farti sentire fuori posto: che tu voglia fare free climbing, deltaplano, bike trial o quattro passi col cane qui sarai sempre a tuo agio.
Fra gli sport che possono essere praticati in zona, quello a noi più affine è senz'altro l'osservazione del tramonto: la vista da qui è sempre piacevole e gli ultimi raggi di sole producono ogni volta uno spettacolo affascinante e diverso.

Anche la fotografia permette belle soddisfazioni: uno sguardo attento consente di cogliere colori e luci che sul finire del giorno possono dare buoni risultati pure con mezzi tecnici non eccelsi.
Se proprio dobbiamo sconsigliarti uno sport, evita di praticare "l'andare a prendere l'acqua al chioschetto comunale d'inverno dopo il tramonto": spesso la temperatura e il vento non rendono molto piacevole questa attività.

mercoledì 1 gennaio 2014

Buon 2014!


 Iniziamo il nuovo anno a casa nostra, a Rignano, con una passeggiata intorno al paese.
Partiamo dal Corso dove ci incontriamo con un amico e insieme ci infiliamo nel centro storico per via Cavour, case sistemate, molte ristrutturate con una certa cura, anche abitazioni dimesse ma dignitose, segni di ricchezza e qualche traccia di povertà: è il nostro Paese. Prendiamo poi per via 1° Maggio, giù verso gli orti. Qui il paesaggio cambia velocemente, la strada si stringe, fango e pozzanghere, ai lati edifici diroccati, qualche abitazione di fortuna arrangiata fra un muro fatiscente e un orticello striminzito: di qua si va verso lo sprofondo!

La pendenza aumenta e camminare sul viscido diventa un po' difficile: l'originario sterrato per muli è stato asfaltato per far passare qualche macchina, ma non per questo il percorso è diventato più semplice, anzi! Quel che resta degli orti è dietro cancelli rugginosi tenuti su col fil di ferro, nascosto dai rovi che si sono appropriati del terreno un tempo strappato a fatica alla macchia. Scendiamo rapidamente, desolazione e abbandono, dalla puzza troviamo il depuratore prima che appaia dietro la curva, poi un immondezzaio nascosto dalle fratte e il dirupo profondissimo e buio dove si sente l'acqua scorrere nel fosso... Più in fondo di così non si può andare! Ma che schifo di posto per cominciare il nuovo anno!
Ma la strada ora risale, verso la luce... e all'improvviso fra le canne spunta un campanile! Intorno il terreno è sistemato e ordinato, con semplicità, uno spiazzo accoglie tavoli pronti per essere imbanditi e giochi per bimbi. Molte auto, persone vestite per la festa, la chiesetta di Sant'Abbondio finalmente restaurata con cura, dove è riunita la comunità ortodossa di Rignano: stranieri, gente che è venuta qui a cercar fortuna e qui è rimasta, stretta intorno a tradizioni, a una fede. Gente che crede in qualcosa che li unisce e li rappresenta, che qui non ha certo trovato buoni esempi e da cui forse siamo noi oggi a dover prendere esempio...
Un raggio di sole attraversa il campanile.



Oggi abbiamo fatto un breve cammino nel quale, se vuoi fare un gioco, puoi rintracciare simboli e presagi. E' facile a posteriori dare un senso alle cose e trovarvi un significato: siamo giù nel fosso e non ce la facciamo a risalire? o forse non lo vogliamo? Ci manca un qualcosa in cui credere, che ci accomuni e ci dia forza? Si intravede un raggio di luce?
Quel che si può dire è che al momento la situazione non è buona ma non serve stare a rimestare: occorre darsi da fare. La speranza c'è e anche tu ne fai parte. Ti vogliamo fare un augurio con sincerità: buon anno!