lunedì 27 maggio 2024

San Polo dei Cavalieri


Questo si che è un viaggiucchio alla vecchia maniera! Sì esce di casa per fare un giro prima di pranzo e ci si ritrova a macinare più di 50 chilometri per fermarsi in un posto "a caso". E il caso vuole che si giunga a San Polo dei Cavalieri, paese sfiorato più volte nei nostri vagabondaggi e mai visitato: c'era sempre una freccia che indicava "S.Polo" che abbiamo ignorato ma questa è la volta buona per dare un'occhiata più o meno approfondita. In 
effetti il tempo per una visita accurata non è poi molto: l'ora è più adatta al pranzo. Convenuto che la scelta è opportuna, avvistiamo un locale adatto alla bisogna e siamo fortunati: nonostante siano le 14 il Braciere ci accoglie senza problemi. Ristorante classico, come piace a noi, senza fronzoli e arredamenti pretenziosi. Panorama stupendo, del quale puoi farti un'idea dalla foto seguente. Tranquillità, cortesia e un buon rosso sfuso (ormai ce ne facciamo bastare un "quartino" in due), ottime pappardelle con cinghiale a pezzettoni (e non macinato!), bistecca di manzo gigante, tenerissima, che avremmo giusto preferito servita su una pietra calda, vista "l'estensione".


Dopo pranzo San Polo si mostra senza fretta, in una lunga passeggiata.
Su tutto domina il Castello Orsini-Cesi-Borghese, imponente e in perfetto stato, attualmente di proprietà privata. L'impianto medievale rivela i suoi dieci secoli di vita: le torri merlate semicircolari mostrano ancora le caditoie da adoperare per tenere lontani gli assedianti. L'edificio, sede di fondazione nel 1603 dell'Accademia dei Lincei, ospitò Galileo Galilei.
Il resto del paese è discretamente abitato e abbastanza ben conservato ma diverse case sono in vendita, qualcuna in stato di abbandono. Ci aggiriamo con curiosità contando i bidoncini della differenziata, sicura spia della presenza di abitanti. Certo è che questi oggetti sono disturbanti e per nulla invisibili: la raccolta porta a porta ha inciso negativamente sull'aspetto dei centri storici. Comunque il fascino delle antiche mura è sempre apprezzabile, anche quando sono disposte lungo strette scalinate che si intrecciano con pericolose pendenze. Purtroppo per fare i viaggiucchiatori ci vuole spirito ma anche buone gambe!

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