sabato 6 aprile 2024
Celleno
Siamo a Celleno per una passeggiata fra i ciliegi in fiore: la coltivazione di questa pianta è molto diffusa in zona e i cellenesi ne vanno fieri. L'evento è organizzato dalle associazioni di coltivatori e siamo accompagnati da un botanico che si prodiga in spiegazioni e aneddoti. Siamo un bel gruppo, numeroso e disomogeneo, facciamo un gran chiasso sciamando lungo gli sterrati e nei frutteti ma qui devono essersi abituati ai turisti e i passanti quasi non fanno caso a noi che spezziamo il silenzio di questo luogo tranquillo. Cammina cammina dopo un po' ci stanchiamo e non è il panchinone sul quale arrampicarsi a risolvere il problema: abbandoniamo i nostri compagni di ciliegie e andiamo a fare un giro nel paese, anzi, nel "Borgo fantasma". E con un certo sgomento scopriamo che fantasma lo è davvero!
Nel 1931 un forte terremoto aveva gravemente danneggiato il paese. In pratica del borgo medioevale era rimasto in piedi ben poco, il resto fu demolito vent'anni dopo per evitare che la gente continuasse a ricoverare gli animali fra le rovine pericolanti. Il castello Orsini fu restaurato a partire dagli anni '70 dal pittore Enrico Castellani che, innamoratosi del luogo, ne fece la sua dimora.
Un gentilissimo volontario, il signor Mario, ci dà molte informazioni su Celleno e sulla sua storia. Visitiamo la mostra degli oggetti che sono stati recuperati e permettono di immaginare la vita di questo paese che la storia non ha ignorato: ricordiamo che di Celleno era un volontario garibaldino, Giuseppe Taschini, morto in battaglia vicino Civita Castellana, probabilmente avo di un nostro amico di qui
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