Eccoci nei pressi del teatro Olimpico insieme ad una coppia di amici per assistere a Musicanti, un musical che intreccia canzoni di Pino Daniele per raccontare una favola partenopea.
Il cast vede tra i ballerini una deliziosa presenza: Caterina ballerà per noi e per i tantissimi che sono accorsi qui per assistere all'evento.
Prima però è importante mettere qualcosa sotto i denti, che chissà a che ora finirà lo spettacolo: non ci lasciamo sfuggire l'occasione per accomodarci da Metropolita - Il salotto del ponte, giusto difronte al teatro, dall'altra parte della piazza.
Una cena veloce in un locale che dopo il nostro ingresso si affolla rapidamente: non siamo abituati alla kermesse del venerdì sera a Roma, ma non ci lasciamo distrarre facilmente quando si tratta di consumare un buon baccalà mantecato e un'ottima insalata di pollo.
Due passi sul Ponte della Musica, tanto per restare in tema aspettando l'ora dell'apertura: una delle poche serate non piovose di quest'umida primavera ci regala un cielo limpido, di quelli che in città non si vedono facilmente.
Grati dell'omaggio che Roma ci ha dedicato, ci accomodiamo nei posti che ci sono stati riservati nel teatro.
Dopo un'attesa non brevissima (si sa che a teatro bisogna sempre aspettare un po', forse per lasciare il tempo necessario affinché il pubblico non desideri altro che il sipario si alzi!) finalmente lo spettacolo ha inizio. L'atmosfera è all'inizio quasi sottotono, ma presto la scena prende a movimentarsi e tutto prende calore e colore.
La trama è semplice, quasi una "sceneggiata" napoletana, nella quale è facile identificare da subito "iss", "ess" e "'o malamente": lui, lei e il cattivo, elementi indispensabili nel dramma partenopeo. I protagonisti, contornati dagli altri personaggi determinanti per lo svolgimento del racconto, si muovono su e giù per una scena tridimensionale articolata su due livelli.
Fra gli attori si intrecciano le coreografie del corpo di ballo, giovani di grande bravura, fra i quali riconosciamo subito la nostra Carolina.
A completare il cast un gruppo di eccellenti musicisti che eseguono dal vivo le musiche dello spettacolo: sono loro a tessere il tappeto sonoro di note sulle quali i cantanti-attori appoggiano le loro voci.
Ma veniamo alla trama: il giovane e bell'Antonio torna a Napoli, dove è nato, per un lascito testamentario. Il misterioso benefattore è in realtà il padre di cui lui non ha mai saputo niente se non che avesse abbandonato sua madre. Sconvolto, vuole liberarsi quanto prima dell’eredità e allontanarsi da una città che gli è estranea, ma scopre di essere diventato proprietario di uno storico locale, il “Ue Man”, dove vivono di musica diverse persone.
La situazione non è semplice e Antonio è costretto a restare per gestirla. Grazie a Dummì, un artista di strada, prova a capire meglio quel che lo circonda, ad indagare sulla figura del padre e finisce con l'aprirsi alla vita: viene affascinato dalla rossa Anna, cameriera e cantante del locale, conosce Teresina, "femmniell" amico di Anna, rincontra Rita, compagna di scuola, rischia di rimanere invischiato nelle trame del "malamente", ‘O Scic. I racconti di Donna Concetta e Tatà lo ammaliano e non tarda ad aprire il suo cuore incontrando il nonno di Anna.
Antonio trova così un suo posto nella città che tanto aveva detestato, ma gli intrighi de 'O Scic mettono a repentaglio questo provvisorio equilibrio: il locale dove gli amici si esibiscono rischia di essere trasformato in un supermercato! Antonio, permetterà che si compia l’ennesimo scempio in città, tanto nisciuno se ne importa?
Ovviamente non te lo sveliamo: potrebbe sempre capitarti di trovare i Musicanti in un teatro vicino casa!
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