Pomeriggio a Viterbo, per la manifestazione Ludika 1243.
Con noi si aggirano nei vicoli del quartiere S.Pellegrino decine e decine di personaggi mascherati nelle fogge più fantasy e medieval possibili: arcieri con arco e frecce, lupi mannari con zanne e piedoni pelosi, pellegrini con saio e bastone, guerrieri con corazza e spada.
Numerosissime iniziative, non si contano gli spettacoli, ci si perde fra le esibizioni: si ha continuamente l'impressione che per guardare qualcosa si perda qualcosa d'altro.
Siamo un po' disorientati, ma c'è chi sta peggio di noi e qui, in questa bolgia, di certo non ci sarebbe venuto volontariamente: questo barbagianni è costretto a sonnecchiare in un angolo, sul suo posatoio, maldisposto verso l'attenzione di così tanta gente. La poiana che gli sta accanto non se la passa meglio, ma almeno lei non è un rapace notturno e la luce non la infastidisce troppo.
Nel frattempo c'è chi se le dà di santa ragione, fortunatamente solo per gioco... ma poi vedi brillare negli occhi bagliori che lasciano perplessi: non è che alle volte ci mettono un po' troppa partecipazione e finiscono coll'immedesimarsi eccessivamente?
Numerosi gli espositori: non manca l'Uomo dei Cesti, un bravissimo artigiano che ancora intreccia sporte e panieri in giunco e salice, custode di una tradizione antichissima, tramandata di generazione in generazione.
Anche la Signora della Lavanda è presente, con profumi, infusi e pozioni dal sapore antico.
Ci aggiriamo a lungo fra le numerose bancarelle che vendono prodotti "in tema" con la manifestazione: dolci e torte decorate con draghi fiammeggianti di zucchero, spade e asce in poliuretano e lattice che sembrano vere, ricchi vestiti di broccato e velluto, forse inadatti alla stagione ma sicuramente intonati.
Il campanile di Porta Romana sorveglia dall'alto le orde di cavalieri e dame, nobili e scudieri, capitani e soldati che sciamano nei dintorni e ci segnala che è ora di spostarci di qualche chilometro per proseguire la festa con una celebrazione molto più privata: il compleanno di Fulvio.
Ci ritroviamo in sei (c'è anche Anna) nella nuova casa di Federico, intorno all'ottima torta preparata da Francesca con frutta secca e cioccolato. Le moderne candeline hanno qualche difficoltà ad accendersi e nessuna voglia di spegnersi! Auguri!
Fuori una luna speciale, nitida e gigante: la super luna è un regalo che solo i nati il dodici luglio possono meritare!
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