sabato 5 luglio 2014

Isola d'Elba


 Le foto di questo viaggiucchio sono fin troppo omogenee: non ce n'è una senza mare! Dirai che trattandosi di un'isola non è difficile, è vero, ma devi aggiungere la particolarità dell'isola d'Elba, talmente frastagliata da mostrare la costa da ogni punto visitato.
 Anzi, spesso è possibile vedere il mare sia guardando davanti che alle spalle. Ma ciò non ci  annoia, anzi, il nostro amore per i paesaggi marini ne è appagato.
 Arriviamo a Portoferraio verso le 10: incontriamo il gruppo di amici che ha organizzato per noi questa piccola gita, uno spuntino, un breve giro a caccia di prodotti locali (ottima la schiacciata briaca, un dolce a base di frutta secca e squisito l'Aleatico, un vino passito dal profumo di confetture rosse) e poi via in albergo, a Porto Azzurro.
 Siamo all'hotel Cala di Mola: piscina di acqua salata, molto bella, a pochi metri dal mare, sistemazione confortevole (ma le stanze sono micro-villette a schiera, disposte sul fianco della collina e il dislivello non è lieve!), un buon ristorante e un apprezzabile self service  nei pressi della piscina.
 Dopo un pranzo veloce, ci piazziamo in acqua: rimaniamo a mollo fin quasi alle 17! Rimarremmo ancora qui, ma inizia quella terribile usanza che ormai accomuna ogni luogo di vacanza e che va sotto il nome di "animazione": fuggiamo dalla musica truzza e dalle gentili ragazze che cercano di convincere i bagnanti ad interrompere il loro beato far nulla per partecipare a qualche stupida gara.
 E' un peccato perché qui si stava proprio bene, ma le regole dell'accoglienza sono ormai queste: è vietato stare spaparanzati a oziare, obbligatori acquagym e risveglio muscolare, conditi da musica a tutto volume. E non c'è scampo per chi non è interessato. Ecco perché qualcuno comincia a detestare questo tipo di vacanze...
 L'unica possibilità è dunque andare da qualche altra parte: visitiamo il vicino paese di Porto Azzurro. Non strepitoso, ormai privo di ogni traccia di un passato di borgo di pescatori, ora completamente dedicato al turismo, con centinaia di graziosi negozietti, ristorantini, ottime gelaterie e quant'altro serve ad intrattenere il visitatore.
 Il panorama è stupendo, soprattutto se ci si inerpica lungo il percorso che sale da sotto il Forte di Longone (Longone è stato il nome di questo Comune fino al 1947): di qui si può godere di scorci da cartolina. Manco a dirlo l'acqua ha colori e sfumature che a stento ci trattengono dal tuffarci! Pensare che questo qui su è un carcere...
 Il giorno si avvia verso la sera e le barche tornano in porto: tantissime barche! La più bella è un due alberi sulla quale un gruppo di aspiranti marinai fa pratica nel manovrare la grande vela: le urla del capitano si sento sin dalla costa...
 La vista dal balcone della stanza è deliziosa, ma la pancia reclama! E il ristorante dell'albergo si mostra ampiamente all'altezza. Siamo al tavolo con Marcello e le chiacchiere non mancano, mischiate ad un buon bianco dell'isola. La stanchezza accumulata nella giornata, iniziata troppo presto, prende il sopravvento: niente Porto Azzurro by night. Il sonno sarà profondo.
 Al mattino dopo giro dell'isola. Prima sosta all'isola Paolina: non più di uno scoglio, dove si dice Paolina Bonaparte prendesse il bagno. Poco più avanti ci fermiamo a Marciana Marina, dove il bagno lo facciamo noi, in un acqua trasparente e fresca.

La strada passa tutt'intorno all'isola e, in alcuni tratti, costeggia strapiombi terribilmente affascinanti.
 Sull'orizzonte galleggiano le termiche, le nuvolette che segnalano la presenza di terre altrimenti appena visibili: qui a fianco c'è Pianosa, ma scorgiamo anche Montecristo, Capraia e il "dito" della Corsica.
Diverse ore dopo, quando non ne possiamo più, torniamo in albergo per uno spuntino a bordo piscina, un tuffo e poi si riparte per casa.

1 commento:

  1. Mi hai fatto troppo ridere quando ho letto di quella terribile usanza definita "animazione" che ti ha rovinato i tuoi piani da "turista non per caso".

    RispondiElimina