sabato 29 dicembre 2012

Monte Soratte, percorso militare


Una passeggiata facile, ideale per una giornata invernale fresca e limpida: il percorso militare si svolge per buona parte su una pista sterrata pianeggiante, in pieno sole! Sconsigliamo vivamente di venire da queste parti in estate! Oltretutto, se la giornata non è più che limpida, si perde lo strepitoso panorama.
Oggi una lieve foschia sbiadisce i profili dei monti all'orizzonte, ma il Terminillo innevato spunta chiaramente alle spalle di Sant'Oreste. Verso Roma è limpido anche se è difficile guardare con il sole basso: nel complesso non possiamo proprio lamentarci. E soprattutto sappiamo bene (abbiamo fatto questo percorso diverse volte) che saremo di ritorno senza problemi per ora di pranzo: non ci sono difficoltà che possono farci rallentare!

Cominciamo col dire perché si chiama percorso militare: qui dal 1937 si costruì una grande istallazione ipogea, circa 4 chilometri di gallerie, che doveva servire da bunker antiaereo per il comando militare italiano. Occupato durante la guerra dai tedeschi e precipitosamente abbandonato dopo il pesante bombardamento del 12 maggio 1944, il sito solo da qualche anno è stato acquisito dal comune di Sant'Oreste e attrezzato per scopi turistici. Purtroppo l'ostello e il ristorante, del tutto completati, non sono mai entrati in funzione. Un'associazione del luogo si è organizzata per far visitare le gallerie agli appassionati, a volte accompagnando le visite con mostre di militaria: anche se non è esattamente il nostro genere, in passato abbiamo partecipato ad una di queste manifestazioni.

Oggi le gallerie sono chiuse e quasi non si vede un'anima: giusto due amiche con i cani e un anziano escursionista. Ci godiamo la solitudine esplorando angoli che in passato ci erano sfuggiti, felici come nostro solito per piccole scoperte, per aver riconosciuto una specie arborea o il profilo di un monte lontano, ma anche immaginando il clima di quegli anni che vedevano il posto brulicare di militari, cercando di interpretare le tracce di quel che resta delle installazioni (un binario che poteva essere percorso da carrelli carichi di munizioni, una piattaforma di cemento armato che forse aveva ospitato una batteria contraerea...), frugando fra la vegetazione (incredibile! si trova ancora qualche "cimelio"!) e respirando tanta aria buona!

La curiosità, la bella giornata, il buon umore tengono lontani i cattivi pensieri: di qua non è certo passata la parte migliore della storia! Ma la montagna sembra aver fatto pulizia per quel che si poteva: il Soratte ha distrutto con precisione le caserme e gli altri edifici esterni alle grotte sganciando qui una frana, lì qualche macigno ben piazzato che ha sfondato tetti e abbattuto pilasti. La natura non perdona gli errori e l'arroganza degli uomini.

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