sabato 24 settembre 2011

Napoli, casa nostra



Capri galleggia all'orizzonte
A Napoli si può andare e si va soprattutto per incontrare parenti e amici che vivono colà. Ma poi inevitabilmente si fa un giro per negozi, si va a vedere il mare (la zona che frequentiamo ci consente una notevole panoramica, ma è decisamente distante dall'acqua), si passeggia, ci si incanta, ci si arrabbia (e sì, a Napoli ci si arrabbia, ma questa è un'altra storia), si fanno confronti, a volte vincenti e a volte perdenti, spesso banali. Ad esempio si finisce col confrontare i prezzi, così diversi fra due città tutto sommato così vicine come Roma e Napoli.

I prezzi nei negozi napoletani sono sempre in bella vista, perché costituiscono un elemento determinante nella scelta. Guarda questa foto: i prezzi, ESPOSTI FIN SUL MARCIAPIEDE, in una macelleria in una zona poco oltre il limite del Vomero,
quartiere "bene" della città. Non sono paragonabili con quelli di Roma, nonostante la qualità del prodotto sia sempre elevata.
Non siamo economisti né esperti dei mercati al dettaglio e ci limitiamo a registrare la cosa:  sappiamo per conoscenza diretta che la capitale del sud è ben più economica dell'altra e che non è solo qualche punto percentuale che separa il costo della vita dei napoletani da quello dei romani.

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