Un viaggiucchio lungo e insolito: non capita spesso di stare in giro per tre giorni con la mia sorellina e il cognato. Si fa base e si parte ogni giorno da Arpino e si vede quel che c'è da queste parti, indubbiamente una zona per noi poco conosciuta.
Si comincia dalle rovine dell'antica Acropoli che risale all'800 a.C., custodita all'interno di tre chilometri di mura megalitiche, nelle quali si apre questa rara porta a sesto acuto. Attraverso la porta, sullo sfondo si scorge la medioevale Torre di Cicerone, fatta erigere da Carlo d'Angiò nel 1265 a difesa della Valle del Liri.
Tutto sommato meno interessante la cittadina, anche perché siamo decisamente fuori stagione e trovare anche solo un ristorante aperto è un'impresa.
Si comincia dalle rovine dell'antica Acropoli che risale all'800 a.C., custodita all'interno di tre chilometri di mura megalitiche, nelle quali si apre questa rara porta a sesto acuto. Attraverso la porta, sullo sfondo si scorge la medioevale Torre di Cicerone, fatta erigere da Carlo d'Angiò nel 1265 a difesa della Valle del Liri.
Tutto sommato meno interessante la cittadina, anche perché siamo decisamente fuori stagione e trovare anche solo un ristorante aperto è un'impresa.
Il giorno seguente ci spostiamo a Isola del Liri, una cittadina costruita in origine su un'isola formata dal fiume Liri. E qui di acqua ce n'è in abbondanza: nella foto la Cascata Grande che ha una sorella, non così spettacolare, utilizzata per alimentare un impianto di produzione elettrica. L'acqua ha permesso l'industrializzazione della zona che nel XIX secolo era concentrata nella produzione di carta, lana, feltro e derivati. La fine del secondo conflitto mondiale portò alla distruzione delle fabbriche e alla scomparsa delle attività.
La tappa successiva ci porta all'Abazia di Trivulzi che visitiamo a lungo ma separatamente: i cagnolini, anche se microscopici non sono ammessi. Fantastico il giardino e di grande bellezza le sale della farmacia.
La tappa successiva ci porta all'Abazia di Trivulzi che visitiamo a lungo ma separatamente: i cagnolini, anche se microscopici non sono ammessi. Fantastico il giardino e di grande bellezza le sale della farmacia.
Ancora un giorno insieme: decidiamo di recarci al lago di Posta Fibreno ma veniamo ingannati dal navigatore che ci porta nella piccola cittadina omonima. Il lago è laggiù in basso, dove molti laghi normalmente si trovano. Possiamo però ammirare questo particolare murales che fa mostra di se in un parcheggio e verificare che il lago, visto dall'alto, non sembra poi particolarmente interessante.
Concludiamo il nostro tour a San Donato Val di Comino. Una simpatica trattoria ci rifocilla all'aperto, nel pallido sole di novembre e i giochi per bambini del parco pubblico danno un'occasione di svago a quelli di noi più giovani