Da Tarquinia Civitavecchia è molto vicina, ma ci arriviamo dopo un lungo e tortuoso giro per strade sterrate che sarebbe meglio risparmiarsi: è che stiamo cercando un posto che non c'è, nel senso che non è dove pensiamo che sia, anzi, scopriremo in seguito che è da tutt'altra parte...
Ma trovandoci in zona, non evitiamo certo un giro per il porto: abbiamo l'occasione di assistere alla visita ufficiale alla nave scuola a vela “El Mellah” della Marina Algerina di alte cariche militari e civili italiane: si tratta di una di quelle cerimonie indispensabili nell'ambito dei rapporti di amicizia e collaborazione che legano l'Italia agli stati che affacciano nel bacino del Mediterraneo. Sicuramente una noia mortale! Siamo molto contenti di non dover rappresentare nessun altro che noi e di poter assistere in disparte - soli e indisturbati - all'arrivo di ammiragli e generali assortiti, più un certo numero di sconosciutissimi politici nazionali, e di potercene andare appena ci siamo stufati.
Bisogna dire che il veliero in questione è bello e moderno - è stato da poco varato dai cantieri di Danzica - abbacinante nel suo "total white", ma niente a che vedere coll'Amerigo Vespucci: più di ottant'anni di storia ed eleganza separano i due vascelli ed è ovvio che per noi la Vespucci sia molto più bella.
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