'o purp' verac' |
E' inoltre tassativo che 'o purp s'adda cocere int' all'acqua soja, cioè che il polpo debba cuocere nella sua acqua, che dunque non va aggiunta ma "estratta" dal polpo durante una cottura a pentola coperta: vietato sbirciare!
Il coccio |
Un chilo di polpi piccoli
500 grammi di pomidoro a pezzi.
Mezzo bicchiere d'olio extra.
Peperoncino piccante a piacere.
Aglio
Prezzemolo
In primo luogo occorre pulire i polpi con gran cura, facendo attenzione ad asportare il "becco" coriaceo al centro dei tentacoli.
Ai fornelli! Nel tegame mettiamo l'olio, i pomidoro, il peperoncino e i polpi, copriamo bene e facciamo cuocere una mezz'ora (se i polipetti sono realmente etti: regolatevi rispetto alla grandezza degli esemplari che avete messo in pentola) scuotendo il tegame di tanto in tanto (tenete il coperchio e attenti agli schizzi). Scoprite (che profumo! eh?) e aggiungete il prezzemolo e l'aglio a pezzetti grossolani. Ancora un quarto d'ora a pentola scoperta per lasciar stringere il sugo e ci siamo!
Servire caldissimo, preferibilmente portando in tavola il coccio (che si presenta anche bene) e possibilmente dotando i commensali di coccetti singoli riscaldati nel forno, nei quali avrete disposto dei pezzetti di pane tostato ('e fresell'). Ma il sugo può anche condire dei vermicelli cotti al dente e stufati per qualche minuto nel coccio: squisiti! Nella foto qui a destra un'ulteriore alternativa: linguine coi purpetielli, altrettanto buone.
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