venerdì 30 settembre 2016

Castel del Monte e Alberobello




Gita "sociale" in Puglia: tre giorni per girare queste terre non sono sufficienti neppure per un approccio, ma ce li faremo bastare. Cominciamo da Castel del Monte, vicino Andria, uno dei più begli ed enigmatici edifici federiciani.


Non staremo a dirti di quanto sia affascinante, misteriosa e intrigante una visita a questo luogo: bisogna andarci e stare col naso all'insù per un po'.


Noi ci dividiamo: c'è chi preferisce la visita guidata e chi girare liberamente, cacciando il naso anche nei ripostigli.


Alla fine ci si può confrontare e soppesare i pro e i contro delle diverse scelte.











E' ormai buio quando giungiamo ad Alberobello, ma dopo una cena "frugale", in stile pugliese, non possiamo trattenerci dall'andar per trulli...


...anche se la sorpresa sorprendente ce la riserva la struttura aerea creata per la festa del santo che si è appena conclusa.


Essere qui in un giorno feriale ci permette di vedere la città quasi completamente priva degli orpelli riservati ai turisti. Non sarà così domani.

lunedì 26 settembre 2016

Civitavecchia


Trovandoci di passaggio da queste parti, non potevamo trattenerci dal fare una passeggiatina sul lungomare...


...e uno "spuntino" da Mastro Titta: spaghetti con polpo e pecorino, niente male, te li raccomandiamo.


sabato 24 settembre 2016

Castiglione in Teverina


Oggi visitiamo un luogo che per un motivo o per un altro manca al nostro carnet: l'ultima volta abbiamo addirittura sbagliato paese e ci siamo ritrovati a Bassano in Teverina... Bello, per carità, ma noi volevamo venire qui.


Siamo a Castiglione in Teverina, quello giusto, proprio quello che volevamo visitare: ce lo aveva consigliato un amico di qui, Roberto.
Sopra, lo stemma, nella pavimentazione della piazza.



Valeva la pena venire qui: il paese ci sembra subito interessante, a cominciare dal Museo del Vino, prodotto tipico della zona. La foto che vedi sopra riprende la vecchia pesa, all'ingresso del piazzale del museo. Questo era lo stabilimento dei Conti Vaselli, proprietari terrieri e produttori: qui veniva lavorata l'uva e l'oliva. E' stato giusto trasformarlo in museo, ora che la produzione è stata spostata altrove.



Il motto non poteva essere che questo: Sole, vino, amore, liete passan l'ore.


Qui su, puoi ricavare qualche utile informazione.


Ma fidati di noi e del nostro giudizio: Castiglione vale una visita...


...anche più d'una.


Come nostro solito ci infiliamo per vicoli e vicoletti, scale e scalette...


...entriamo nei portoni e ci ficchiamo nei cortili: siamo molto precisi e professionali nella nostra attività di reporter turistici e non ci scappa nulla.


E' interessante notare come il paese si sia sviluppato senza eccessivi stravolgimenti, aggiungendo con un certo garbo e conservando con una buona dose d'amore.
Eppure un manifesto a firma Barbanera denuncia proprio il contrario... Cari amici dell'Accademia Barbanera, vorremmo dirvi che ci sono paesi del Lazio messi molto ma molto peggio di Castiglione in Teverina. La perfezione non esiste nelle nostre terre. Però qui non ci si può lamentare.


Vediamo molti segnali che fanno pensare che la gente di qui viva bene il suo paese: ci sentiamo partecipi di questo sentimento, in linea con la serendipity che caratterizza il nostro blog, come ebbe a dire il cugino Fabio. 


Incontriamo un gruppo di persone che stanno scaricando l'uva da un rimorchio e la riversano nella pigia in una cantina. Sono cordiali e felici, fieri del lavoro che stanno facendo, così come lo eravamo noi, a suo tempo.


Ci fermiamo a pranzo da Borgovejo, un ristorante "tipico", che troviamo più che soddisfacente: ottimi primi, anche di pesce. Da consigliare.
Non resta che provare gli altri.




venerdì 9 settembre 2016

Napoli, Pizza Village



In visita a Napoli, si decide per una capatina sul lungomare, dove è allestito il Pizza Village, altrimenti detto Stadio della Pizza: le più famose pizzerie napoletane si sfidano incrociando le pale!
Passando per la stazione di Mergellina, ci rendiamo conto che nel contempo si svolge la festa di Piedigrotta e questa parte della città è illuminata a festa.


Ma noi preferiamo le luci, e le pizze, del lungomare. Il colpo d'occhio è strepitoso: cinquanta pizzerie in fila si possono vedere solo qui! Ci vorrebbero i nostri amici Pizzanauti, ne sarebbero strabiliati.
Gli stand dei nomi più famosi sono assediati sin dalle prime ombre della sera, ma noi vogliamo assegnare con oculatezza i nostri favori e passiamo in rassegna tutte le pizzerie, annusando e guardando con attenzione il prodotto che offrono, prima di sederci da Lucignolo Bella Pizza, un nome che ci è sconosciuto, ma che offre delle pizze veramente interessanti.


Ci sbafiamo con molto gusto due pizze prima fritte e poi al forno con ragù, polpetta, provola e friarielli: un monumento! Ma non è da meno la pizza con pomodorini gialli e la sontuosa pizza con la genovese! Quest'ultima va spiegata: a Napoli il sugo alla genovese è un ragù bianco di carne di manzo e cipolle che richiede una lunga cottura. Non esattamente una cosa leggera, ma una bontà ineguagliabile.
Con un buon caffè riusciamo comunque a digerire il tutto: incredibile!